Oltre 74 mila gli immigrati residenti in Calabria
Oltre 74 mila residenti con in testa rumeni e marocchini. Circa 900 matrimoni nell'ultimo biennio. Ben 11 mila imprese attive sul territorio regionale. Reggio Calabria e Crotone le aree "piu' vissute". Sono questi alcuni dati sulla presenza della comunita' straniera in Calabria. Anche se non mancano le criticita' segnate principalmente dagli oltre 26 mila clandestini sbarcati sulle coste calabresi che generano un giro d'affari annuale per la 'ndrangheta di circa 500 milioni di euro. E' la fotografia emersa da un dossier dell'Istituto Demoskopika sul pianeta immigrazione. In un decennio, dal 2003 al 2012, gli immigrati sul territorio regionale sono aumentati del 300,1% passando dai 18.374 residenti del 2003 ai 74.069 residenti del 2012. Un incremento rappresentato - si evidenzia nlla ricerca - da quasi 56 mila residenti in piu' per i quali la Calabria ha registrato un tasso di crescita quasi doppio rispetto all'andamento italiano fermo, si fa per dire, ad un piu' 183,2 per cento. Un andamento storico di segno positivo che, eccezion fatta per l'ultimo anno nel quale si e' verificato un lieve calo della presenza straniera (-0,7%) rispetto al 2011, si e' manifestato nell'intero arco temporale considerato, con i picchi piu' rilevanti nel 2008 con il 44,5% e nel 2004 con il 49,2%. Le nazionalita' piu' consistenti sono rappresentate da Romania, Marocco, Albania, Bulgaria, Polonia, Cina, India, Filippine e Ucraina che con quasi 62.000 persone pesano per l'83% sul totale degli stranieri residenti in Calabria. Le comunita' piu' numerose sicuramente i rumeni (24 mila), i marocchini (12 mila), gli ucraini (6 mila) e i bulgari (4 mila e 500). Incremento anche dei matrimoni in Calabria con almeno uno sposo straniero: nell'ultimo biennio si sono consumate circa 900 unioni matrimoniali con un incremento dell'8,5 per cento.
Sugli oltre 74 mila stranieri residenti in Calabria, - secopndo Demosdkopika - la maggior parte si concentra, in valore assoluto, nei territori provinciali di Cosenza con 25.357 unita' pari al 34,2% sul totale regionale e con ben 23.368 unita' nell'area di Reggio Calabria (31,5%). A seguire Catanzaro con 13.086 stranieri residenti pari al 17,7% sulla popolazione straniera complessiva residente in Calabria. In coda Crotone e Vibo Valentia rispettivamente con 6.612 persone (8,9%) e con 5.646 persone (7,6%). La geografia cambia completamente volto se standardizziamo il dato rispetto alla popolazione residente nei cinque ambiti provinciali osservati. In questo caso, le province piu' "straniere" diventano Reggio Calabria con 424 immigrati residenti ogni 10 mila abitanti e Crotone con ben 387 immigrati residenti sempre ogni 10 mila abitanti. A seguire Catanzaro (364 residenti), Cosenza (355 residenti) e Vibo Valentia (346 residenti). Su oltre 155 mila imprese attiva in Calabria - sottolinea l'istituto di ricerca - nel 2012, poco meno di 11 mila sono guidate da stranieri, cioe' il 7% del totale. Una presenza imprenditoriale che, rappresentando il 2,4% sulle quasi 455 mila aziende straniere operanti in Italia, colloca la Calabria immediatamente al di sopra di Friuli Venezia Giulia (2,3%), Sardegna (1,9%), Umbria (1,5%), Trentino Alto Adige (1,4%), Molise e Basilicata (0,4%), Valle d'Aosta (0,1%). Saldo annuale di segno positivo per le imprese straniere con nuovi 602 soggetti aziendali attivi sul mercato regionale, al contrario delle aziende calabresi che sono, invece, diminuite di ben 672 unita' imprenditoriali.
Per oltre il 95,5% delle aziende condotte da stranieri in Calabria, infine, il grado di imprenditorialita' risulta esclusivo. Con lo sfruttamento della prostituzione e l'immigrazione clandestina la 'ndrangheta ricava proventi illeciti per 500 milioni di euro: 370 milioni dallo sfruttamento della prostituzione e 130 milioni dall'immigrazione clandestina. La tratta di esseri umani e il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, entrambe condotte per finalita' di sfruttamento sessuale, hanno affiancato i tradizionali illeciti di sfruttamento della prostituzione. Sul versante dell'immigrazione clandestina, gli affari riguarderebbero principalmente i migranti clandestini provenienti dall'Oriente con in testa curdi, iracheni, pachistani, indiani ed egiziani. Dal 1998 al mese di agosto del 2013 gli immigrati sbarcati sulle coste calabresi e successivamente rintracciati sono stati oltre 26 mila. Analizzando i flussi, emerge che il picco massimo e' stato raggiunto, dal punto di vista quantitativo, nel biennio 2000-2001 rispettivamente con 5.045 soggetti nel 2000 e 6.093 nel 2001 pari al 45,2% sul totale degli sbarcati. Nell'ultimo anno, inoltre, la Calabria ha visto incrementare il numero degli immigrati sbarcati sulle sue coste di quasi 6 punti percentuali passando da 1.944 immigrati del 2011 ai 2.056 del 2012. (Agi)