Ice, export in Calabria invariati i dati del 2012
Dall'analisi dei dati dello studio "l'Italia nell'Economia internazionale 2012-2013" il Rapporto annuale sul commercio estero dell'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane emerge che, in una fase di rallentamento nel ritmo di espansione degli scambi e della recessione in atto in Italia, le imprese esportatrici di merci italiane nel 2012 hanno messo a segno un aumento delle vendite oltre confine del 3,7 %. A questo risultato ha contribuito positivamente il miglioramento della competitivita' di prezzo dei prodotti industriali italiani, anche grazie all'andamento dei tassi di cambio e all'effetto di una crescita contenuta dei prezzi dei prodotti sui mercati esteri. La crescita delle esportazioni e la caduta delle importazioni dell'Italia hanno determinato un miglioramento del saldo commerciale, passato da un saldo negativo di -25,5 a uno positivo di 11 miliardi di euro tra 2011 e 2012, nonostante il passivo ancora elevato della voce energetica, sebbene in calo rispetto all'anno precedente.
E' stato soprattutto grazie al miglioramento del saldo merci che anche il disavanzo del conto corrente della bilancia dei pagamenti dell'Italia si e' ridotto (in percentuale del Pil il disavanzo e' sceso dal -3,1% al -0,5%), tale dato tuttavia va letto anche come sintomo del prolungarsi di una fase economica di ancora grande difficolta'. In questo contesto nel 2012 le esportazioni della Calabria, pari a 374 milioni di euro, sono rimaste invariate rispetto al 2011 e, per il secondo anno consecutivo, inferiori ai livelli pre crisi. La sostanziale stabilita' della dinamica all'export ha lasciato inalterata e pari allo 0,1 % la quota della regione sulle esportazioni nazionali. L'inerzia del 2012 e' la sintesi di dinamiche provinciali eterogenee e di una generalmente bassa propensione all'export della Regione (1,0%). L'anno e' stato, infatti, scandito dalla contrazione dei valori esportati dalle province di Crotone e Reggio Calabria (provincia questa ultima, da cui origina il 35% del valore dell'export regionale) e dalla contestuale espansione delle esportazioni delle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. Altrettanto eterogenee sono risultate le performance nei principali mercati di sbocco. A fronte della contrazione delle vendite sui mercati Ue (-8,2% rispetto al 2011), in larga parte dovuta alla flessione delle esportazioni in Germania (-14,5%), secondo mercato di sbocco delle produzioni regionali, le esportazioni calabresi hanno registrato degli incrementi superiori alla media in Francia (+4,4%) e Spagna (+25,3%). Sui mercati europei non Ue, in cui le esportazioni della Calabria hanno registrato una crescita su base annua del 13,9%, e' risultata particolarmente positiva la crescita delle esportazioni verso la Svizzera (+22,1%), primo partner commerciale nella graduatoria dei dieci mercati di sbocco. Contestualmente, malgrado le esportazioni calabresi abbiano registrato degli incrementi in altri importanti mercati, tra cui gli Stati Uniti (+9,9%), sono fortemente diminuite in Asia centrale e orientale (rispettivamente -65 e -23 %).
Per quanto concerne i primi dieci prodotti della regione, per valore delle esportazioni, nel 2012, i metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi hanno registrato un incremento del 21,1% rispetto all'anno precedente, posizionandosi all'apice della graduatoria. Unitamente al settore dei metalli, le vendite di articoli di abbigliamento si sono rivelate notevolmente dinamiche, come anche positive sono risultate le esportazioni di oli e grassi vegetali e animali (+28% rispetto al 2011), altre macchine di impiego generale (+9,3%), altri prodotti chimici (+6,7%), frutta e prodotti delle colture permanenti (rispettivamente +3,3 e +1,8%). Diversamente, ampie variazioni negative hanno interessato le voci macchine di impiego generale (-42,1%), altri prodotti alimentari (-14,1%) e altre macchine per impieghi speciali (-10,7%). In merito agli operatori calabresi all'esportazione, nel 2012 si e' censita una numerosita' pari a 1.383 unita'. Rispetto al 2011, si e' lievemente espanso il numero dei soggetti attivi sui mercati esteri, ma si e' rilevato un lieve decremento del valore medio esportato per operatore, passato da 272 mila euro dell'anno precedente a 266 mila nel 2012. Sul fronte dei servizi, le esportazioni calabresi al netto dei trasporti hanno registrato una marcata flessione rispetto all'anno precedente (-18,3%), attestandosi nel 2012 a 145 milioni di euro. Nel primo trimestre del 2013 le esportazioni della Calabria hanno registrato una flessione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pari a -3,8%, in ragione del consistente calo delle vendite sui mercati europei (-17,9%) parzialmente bilanciato dall'espansione dei flussi diretti verso l'area extra Ue (+8,1%). A livello settoriale, i dati relativi al primo trimestre 2013 hanno evidenziato una tenuta delle esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo (+11,5%) e una crescita sostenuta delle forniture all'estero di articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici, mobili e mezzi di trasporto. In forte calo sono risultate, invece, le esportazioni di articoli di abbigliamento (-92,5%). (AGI)