Cosenza: giovane 21enne arrestato per stalking alla ex compagna minorenne
Nella tarda mattinata di oggi, i militari della Compagnia Carabinieri di Cosenza hanno arrestato Francesco Tenuta di 21 anni residente a Cerisano, per i reati di “atti persecutori” e “lesioni personali aggravate” commessi ai danni della ex compagna minorenne.
Le indagini, coordinate dal Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, Dott.ssa Maria Francesca Cerchiara, sono state avviate lo scorso mercoledì, quando i militari dell’Arma sono intervenuti in una via cittadina, a seguito di un’aggressione nei confronti di due minori, tra cui una ragazza, i quali riportavano delle lesioni tali da rendere necessario il loro trasporto presso il Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino. L’autore dell’aggressione veniva immediatamente identificato in Tenuta Francesco. La serrata attività investigativa ha permesso di appurare che il gesto costituiva solo l’apice di un’escaletion di violenza maturata nell’ambito di una relazione sentimentale conclusa.
Il giovane che era stato per tre anni il fidanzato della minore, non aveva accettato la rottura del legame, avvenuta lo scorso giugno, né tanto più il fatto che la ragazza avesse iniziato a frequentare un suo coetaneo. La stessa, da quel momento, è stata sottoposta a una sistematica pressione ritorsiva da parte dell’ex fidanzato, che le ha inviato numerosi sms di tenore minaccioso, anche anonimi. Le minacce sono presto divenute violenze fisiche. In un caso, dopo una serie di telefonate minacciose, la minore è stata aggredita in strada dal 21enne che ha tentato di colpirla con un ombrellone da spiaggia, ma il grave evento si è verificato lo scorso mercoledì; il ragazzo ha invitato i due neo fidanzati dinanzi a una pizzeria, per un presunto chiarimento. Dopo una serie di minacce, lo stesso, armatosi di bastone di ferro uncinato, ha colpito più volte alla testa entrambi, procurandogli lesioni giudicate guaribili in gg.15 e 25 s.c.. Tenuta al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.