Sanità, Costanzo: “Pugliese-Ciaccio, ancora disagi al Pronto soccorso”
“Può un medico dipendente lavorare per 18 ore consecutive (pomeriggio/notte o mattina /notte) con la garanzia che sia sempre lucido e, pertanto, in grado di affrontare al meglio le emergenze più serie? Crediamo di no, anche se i medici, per loro esigenze personali, dovessero accettare tali turni, come difatti sta avvenendo in questo mese di agosto. - È quanto afferma in una nota Sergio Costanzo Consigliere comunale di Catanzaro - Nei gironi scorsi, fedeli al nostro impegno di portare avanti con serietà ogni problematica, al fine di evitare che, dopo il eventuale polverone iniziale, tutto ritorni come prima, siamo andati a verificare come sono state affrontate le criticità del Pronto Soccorso e che costringono l’utenza a tanti quotidiani disagi.
Ed ecco cosa abbiamo trovato: la sala di aspetto è sempre affollata da pazienti a dir poco stanchi e scontenti per le lunghe attese, anche di molte ore, per i codici bianchi e verdi; i pazienti da ospedalizzare, in attesa del posto letto, stazionano per ore e anche per intere notti, qualche volta seduti su una sedia, pur ricevendo – ad onor del vero – le cure necessarie; i medici e il personale tutto sono stremati da turni massacranti per il carico di lavoro, ma soprattutto perché sono costretti quasi sempre a risolvere problemi diversi legati ad una organizzazione inefficiente e inefficace. –Continua la nota -Le misure adottate dall’attuale direttore f.f. sono state quelle di affidare la sala dei codici bianchi a tre medici che lavorano nell’azienda senza che ci sia una delibera che li menzioni, il cui nome non è rintracciabile sui verbali, che trattano solo una parte dei pazienti con il codice bianco; di far attribuire ai soli medici della medicina d’urgenza, attività di degenza del reparto con 8 posti letto, sottoponendoli a turni ravvicinati che potrebbero influenzare negativamente la qualità dell’assistenza (pomeriggio/notte e mattina/notte). E tante ore di straordinario.
A giudicare dal permanere delle disfunzioni del servizio, tali misure si sono rivelate inefficaci pur comportando un notevole aumento di spesa per l’Azienda ospedaliera e quindi per i contribuenti. Di contro, a due sanitari che rientravano dopo alcuni mesi di malattia per serie patologie, con la esenzione temporanea della sola attività di Pronto Soccorso, è stato imposto d’ufficio un mese di ferie, vietando loro, per motivi incomprensibili, attività di reparto. In merito ai tre medici dell’Asp utilizzati per i codici bianchi vorremmo conoscere quanto costano all’Azienda. In soli due mesi, pare siano costati intorno ai 30mila euro, cifra equivalente allo stipendio base annuo di un medico che lavora al Pronto soccorso sui codici rossi, gialli e verdi. – Conclude la nota - Nonostante ciò i medici della Medicina d’Urgenza continuano ad effettuare turni i straordinario. Il tutto, sempre a danno dei poveri cittadini/utenti che sono costretti a sopportare i costi di questa sanità ormai in coma. Altro che riordino!”