Lettera in redazione: Villa Zerbi è decaduta e il Comune non l’ha curata
Riceviamo e pubblichiamo lettera inviata alla redazione dalla signora Elena Trombetta cittadina di Reggio Calabria, riguardo Villa Zerbi:
“Villa Zerbi: gli ex-amministratori comunali adesso la reclamano ma quando l'avevano la curavano come se fosse una baracc. Non mi riferisco naturalmente alla visibilità che veniva data alla prestigiosa dimora tramite eventi di varia tipologia artistico-culturale. Le mie lamentele, se è permesso farle in qualità di cittadina reggina un po’ attempata, si riferiscono alla maniera in cui veniva tenuta Villa Zerbi.
“Acciderba” avevo allora pensato ”questo giovane Sindaco ci tiene proprio alla cultura e al turismo”. Ero davvero entusiasta, avere la possibilità di visitare la Villa che ospitava anche mostre di qualità mi sembrava davvero una splendida realtà! Credevo veramente che il Comune avesse davvero fatto centro con il progetto di prendere in locazione la villa per creare un polo culturale. La mia amatissima città sarebbe stata al pari di tante altre.
Non mi son persa una mostra, un evento e un’iniziativa ma ……. me la sono girata tutta la villa. E tranne gli interni volta per volta “riempiti” con i diversi oggetti e quadri e pannelli e soluzioni espositive nulla era cambiato se non in peggio. Agli occhi dei reggini e di chiunque passasse sul lungomare la villa stava inesorabilmente sbriciolandosi, prepotente era la fatiscenza degli infissi e che dire della sicurezza, per non parlare dell’impiantistica.
Non l’hanno mai curata, perché? Perché spendere un patrimonio per l’affitto (pochi non erano certamente i soldi che hanno sborsato al proprietario) quando non hanno mai pensato di non farla decadere in una maniera così miserevole?
Non era affatto difficile, quando nei giorni di pioggia mi rifugiavo all’interno della Villa per approfondire la visita di quella o l’altra mostra, vedere sul pavimento di qualche stanza stracci o giornali. Non era arte contemporanea, ahimè, bisognava coprire le piccole pozzanghere causate dalle infiltrazioni piovane.
Spesso sono state esposte anche opere di valore, ma quello che era visibile dall’esterno agli occhi di tutti DENTRO ERA PEGGIO, e non riuscivo a capire come potessero essere protette e tutelate con quegli infissi che non erano dotate di VERE chiusure ermetiche da consentire l’effettivo funzionamento di un qualsiasi allarme.
Le guide e le hostess ce la mettevano davvero tutta per rendere gradevole la permanenza dei visitatori della Villa, ma non si poteva soffermare lo sguardo su certi particolari, particolari che una buona amministrazione avrebbe dovuto curare.
La Villa è decaduta e “malata” e l’amministrazione comunale di Reggio non l’ha curata. Non si acquista una fuoriserie quando non si può sostenere la spesa della manutenzione neanche di una berlina, non si compra ai figli un abito haute couture quando a malapena gli si può mantenere il prêt-à-porter o il casual.
Un’ultima osservazione, legittima non so ma la faccio. È stato davvero onorato il contratto di locazione per tutti questi anni, e se sì con quali soldi dato che il Comune negli ultimi due lustri ha adottato il modus “spendi e spandi”? E se non l’avesse onorato questo contratto si ha traccia di un qualsivoglia decreto ingiuntivo o protesto?”