Insediato l’Arcivescovo Fiorini Morosini: saluto della Commissione Straordinaria
Il saluto del Commissario straordinario del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Castaldo, al vescovo dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, nella cerimonia di insediamento del 9 settembre 2013:
"Eccellenza Reverendissima,
con profonda emozione e grande onore, a nome dell’Amministrazione comunale di Reggio Calabria e delle altre Amministrazioni locali della provincia, Le porgo il più cordiale saluto.
Con lo stesso animo, rivolgo i saluti alle Autorità religiose, civili e militari per questo momento di immenso e autentico gaudio.
Eccellenza illustrissima, il popolo dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova Le dà il suo sincero e caloroso benvenuto nella Sua nuova casa. Una casa di solide tradizioni, abitata da genti orgogliose del proprio passato e tenacemente impegnate nella costruzione di un futuro di pace e prosperità.
Grazie anche alla sensibilità e alla generosa opera dell’Arcivescovo Mondello, Suo illustre predecessore, apprezzato da tutti, l’esperienza di fede in questa terra si coniuga concretamente con l’impegno civico e sociale. Un tessuto di solidarietà variegato e diffuso che vede operare realtà associative di ispirazione religiosa e civile.
Qui sono nate e cresciute esperienze importanti, sostenute dalla rete del volontariato vicino alle parrocchie e alle associazioni d’ispirazione cattolica e, in questo solco, voglio, soprattutto, sottolineare l'impegno concreto della Caritas, sempre in prima linea per l’aiuto alle famiglie meno fortunate.
Eccellenza, Le do il benvenuto a nome di tutti i reggini: cattolici, non credenti e credenti di ogni altra religione. Nel rispetto delle Leggi di Dio e dell’uomo, la convivenza fra etnie differenti è uno dei segni dei nostri tempi, è una ricchezza umana che vogliamo cogliere, nella profonda convinzione che quella dell'integrazione e del dialogo è l'unica strada possibile.
Nella reciproca autonomia delle diverse responsabilità, la Chiesa e le Istituzioni pubbliche possono cooperare per il bene della comunità e delle persone. E su questo obiettivo comune, sono sicuro, avremo modo di lavorare insieme.
Mi hanno particolarmente colpito i vibranti accenti con i quali Ella, costantemente e senza mezzi termini, esorta a non lasciarsi soggiogare dalle logiche perverse della criminalità organizzata, della “mala pianta” che, attraverso il miraggio di un’effimera ricchezza conseguita senza sforzi, costituisce invece il vero ostacolo al sano sviluppo di questa terra.
Eccellenza, Lei ci ha ricordato che le Istituzioni dello Stato devono poter contare sull’ impegno della Chiesa per una lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata e che” la Chiesa diocesana, in forza della sua natura e missione, radicata capillarmente sul territorio, deve essere fedele in questa lotta, convinta che la legalità, che fa leva sui diritti dell’uomo e sul rispetto della persona, fa parte dell’annunzio evangelico.”
Come uomini delle Istituzioni, non possiamo che accogliere Il Suo alto appello con grande senso di responsabilità ed ispirare la nostra azione anche al rigore morale del Vangelo.
I valori della legalità e della trasparenza amministrativa devono essere posti a fondamento dell’attività quotidiana di chi, a vario titolo, svolge funzioni politiche, amministrative e sociali. In questo senso, sono imperative le parole di Papa Francesco: Il vero potere è il servizio.
Solo aderendo a questi principi saremo in grado di far riacquisire pienamente ai cittadini la fiducia nelle istituzioni, esigendo al contempo da tutti il rispetto delle regole. Come Amministrazioni locali abbiamo un lungo cammino da compiere, sfide preziose da affrontare, e ci impegniamo a farlo avendo come riferimento il Suo altissimo magistero spirituale.
Ancora benvenuto, dunque, Monsignore reverendissimo, nella certezza che si continuerà a lavorare fianco a fianco per rendere questa comunità sempre più aperta, sensibile e solidale e nella consapevolezza di trovare nell'agire per il bene comune il senso più vero e la ragione stessa del nostro impegno.
Grazie Eccellenza e auguri vivissimi."