Precari Sanità, Cobas: lettera ai ministri Alfano, Lorenzin e Delrio
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Cobas a firma del coordinatore, Antonio Riga,sui precari della sanità di Base della Regione Calabria ce hanno scritto una lettera ai ministri Alfano, Lorenzin e Delrio avente ad oggetto "Rinunciare impugnativa legge regionale 12/2013 osi favorirà l’antipolitica":
“Ill.mi Signori Ministri,
giovedì sera il Ministro della Funzione Pubblica, on. Giampiero D’Alia, ha raccolto l’iniziativa del sen Antonio Gentile, del Pdl, brillantemente raccolta dall’on Bruno Censore del Pd, dal sen Franco Molinari dei 5stelle, dal Presidente del Consiglio Regionale, on Talarico, dal sottosegretario Santelli e da deputati e consiglieri regionali per chiedere la rinuncia all’impugnativa alla legge regionale 12/2013.
Perché bisognerebbe rinunciare all’impugnativa ? Per una serie di motivi che qui elenchiamo:
1) Il dl 101 /2013, in fase di discussione alle Camere, riporta gran parte della norma regionale
2) La norma è stata impugnata perché la Calabria è Regione sottoposta a Piano di Rientro e non si può sbloccare il turnover
3) Il grave errore dell’impugnativa è che la legge regionale riguarda l’applicazione della legge 296/06, MAI APPLICATA IN CALABRIA, con un personale che già lavora ora alla REGIONE !!!!
Si tratta in sintesi dei motivi che hanno visto il Governo procedere all’impugnativa .
La stessa va ritirata perché , ripetiamo, a differenza di altre Regioni in Calabria la 296 del 2006 non è mai stata applicata e la legge de qua chiude le finestre a quanti sono in possesso dei requisiti al 31 dicembre 2008 .
La legge Chiappetta, quindi, deve essere operativa proprio per sancire il rispetto dell’art 3 che viene calpestato.
Su questo punto le forze calabresi di Pdl e Pd sono d’accordo.
Riteniamo parimenti fondamentale che venga approvato l’emendamento dello stesso Gentile per l’applicazione delle sanzioni previste dal dlgs 368/2001 alle società miste ( che non fanno parte della pubblica amministrazione ) rispetto al personale precario sfruttato in ogni modo.
Chiediamo ad Alfano, Lorenzin e Delrio di essere sensibili : in Calabria c’è il rischio del mancato mantenimento dei LEA.
Dal 7 ottobre inizieremo una lunga serie di scioperi.
Contiamo sul vostro aiuto e ci contano oltre duemila famiglie di lavoratori precari la cui stabilizzazione non costerebbe un euro alla Regione Calabria, atteso che si tratta di persone che già lavorano, ma che si sentono prigionieri di logiche assurde.”