Vino. Contea del Cirò, Bcs avvia monitoraggio e censimento aziende
Contea del Cirò, passaggio di consegne. Tocca ora ai viticoltori fare rete e creare concrete condizioni di sviluppo. Emergenza vendemmia 2012, la BCS dalla parte delle aziende: sarà possibile conferire 2 mila quintali di uva, il quantitativo minimo. Don Pedros, Don Carlos e Donna Costanza, ecco i nomi che porteranno il rosso, il rosato ed il bianco prodotti con le uve del territorio.
Opportunità e sinergie. Sono, queste, le parole ricorrenti usate negli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’incontro con i numerosi viticoltori che hanno risposto presente all’invito promosso dalla Città del Vino e di Lilio. Nel tardo pomeriggio di martedì 16, presso il Centro Servizi sono intervenuti oltre ai Sindaci di Cirò Mario Caruso, di Crucoli Antonio Sicilia e all’assessore comunale di Cirò Marina Nando Amoruso, Eugenio Barca, Roberto Castiglione e Francesco Spataro, rispettivamente, amministratore unico e direttore commerciale, direttore tecnico e direttore amministrativo della BCS Srl e l’assessore provinciale alle attività produttive e all’agricoltura Domenico Sptaro. Era presente anche il vicesindaco Francesco Paletta.
Grazie al finanziamento di 90 mila euro che la Regione Calabria ha ultimamente erogato, i lavori per il completamento della struttura dell’ex Giara sono in dirittura d’arrivo. A giorni inizieranno a montare, infatti, i motori per le vasche refrigeranti ed i collegamenti delle tubazioni per la de-raspatrice, la pigiatrice e per le varie vasche di accumulo del mosto. A darne notizia, soddisfatto, è stato il Primo Cittadino Caruso, in quello che per l’Amministrazione comunale rappresenta – ha scandito – un autentico passaggio di consegne. Dall’impegno dell’Esecutivo alla gestione della BCS ed al dialogo diretto, d’ora in avanti, con i viticoltori. – La gestione da parte della BCS – ha detto Caruso – è un’opportunità per tutti. Per i viticoltori, ma anche per il territorio. Tocca ai viticoltori adesso saper fare squadra, riempire di sostanza il percorso coerentemente avviato dall’Amministrazione Comunale ed eliminare ogni forma di riserva per raggiungere l’obiettivo condiviso: fare effettivamente dell’uva e del Cirò noto in tutto il mondo il nostro motore di sviluppo sostenibile e durevole.
Fiducia reciproca per quanto riguarda la produzione, la trasformazione e la commercializzazione. Questa è la premessa ribadita a più riprese sia dall’amministratore Barca che dal direttore tecnico Castiglione per i quali servirà muoversi coerentemente nella direzione in cui va oggi la PAC in chiave comunitaria (Politica Agricola Comune); iniettare strumenti di marketing per migliorare il piazzamento del mercato del Cirò ovunque; cooperare e partecipare in maniera unitaria alle prossime fiere di settore, facendo adeguata pressione in tal senso sui livelli istituzionali coinvolti. Snellimento della burocrazia, riduzione dei costi, e maggiore posizionamento se si lavora insieme, questi i benefici. Un censimento delle aziende per verificare l’offerta, invece, il punto di partenza. Una cosa è certa saranno accettate solo le uve della Contea di Cirò.
La struttura dell’ex giara ospiterà anche la sede del Pankro e dell’Enoteca Regionale. Un valore aggiunto – ha sottolineato l’assessore Spataro – per promuovere le eccellenze del territorio. – Numerosi e propositivi gli interventi dal pubblico. tra gli altri quelli del viticoltore Amoruso che, in particolare, ha espresso apprezzamento per la gestione della Contea del Cirò. Il settore si trova oggi in un circolo chiuso e questa alternativa rappresenta l’unico sbocco possibile. Grazie ai sindaci per il lavoro svolto. Adesso – ha concluso – tocca a noi dare fiducia alla BCS confidando che solo con questo lavoro di sinergia si potrà vincere la sfida e restituire al viticoltore locale una dignità normale.