Lavori casalinghi: l’Inail chiede la collaborazione dei Comuni
L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) sta conducendo, con l’ausilio dei Comuni, una forte campagna di sensibilizzazione rivolta a quanti - uomini o donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, che svolgano, in modo abituale ed esclusivo e senza vincoli di subordinazione, il lavoro domestico per la cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimora il nucleo familiare – devono obbligatoriamente iscriversi presso l’INAIL (costo di € 12,91 annuali, fiscalmente deducibile), nell’ambito della normativa che tutela la salute nelle abitazioni e istituisce l’assicurazione contro gli infortuni domestici.
Nell’occasione l’INAIL ricorda anche che la legge prevede l’iscrizione gratuita per le categorie economicamente più deboli; in questo caso, infatti l’iscrizione è completamente a carico dello Stato, a condizione che si posseggano i seguenti requisiti:
- reddito personale complessivo lordo annuale fino a 4.648,11
- reddito complessivo lordo del nucleo familiare, che non superi i 9.296,22 euro all’anno;
Per chi possiede uno di questi requisiti è sufficiente un’autocertificazione che lo attesti.
È tanto più grave – dicono dall’INAIL – che proprio le persone in condizioni di disagio economico non sfruttino la gratuità della copertura assicurativa, rinunciando ad un diritto e quindi alla propria tutela, spesso per mancanza di informazione.