Regione, Magarò propone una campagna di prevenzione sanitaria
“Per dimostrare nei fatti che, proponendo di aprire nella politica regionale un ‘cantiere della concretezza’ chiedo che in Calabria si intrecci una sfida sui temi ‘del fare’ che metta al centro i problemi dei cittadini e la loro soluzione, voglio fare un esempio molto pratico. Ci sono tre patologie, i tumori del colon, quelli alle mammelle e quelli alla prostata, che sono tra le più gravi e diffuse e che ‘costano’ cifre enormi alle finanze pubbliche oltre a far pagare un prezzo di sofferenze e a volte anche di vite umane ai calabresi. Ebbene, perché non rendere obbligatorio l’invio di una lettera a tutti i cittadini e cittadine che compiono 45 anni, invitandoli a recarsi presso le strutture sanitarie per effettuare gli esami e le analisi, quelli delle feci, le mammografie e quello del PSA, che possono favorire una diagnosi preventiva ed interventi efficaci in grado di scongiurare tristi epiloghi?”.
E’ quanto afferma il consigliere Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, secondo il quale “occorre superare, anche per quanto riguarda la sanità, sterili contrapposizioni per passare a un confronto stringente ma positivo, per individuare soluzioni capaci di tramutarsi in risultati”.
“Invece – aggiunge Magarò – giorno dopo giorno si discute accanitamente soprattutto dei conti ‘in rosso’, per attribuirne la responsabilità alla Giunta attuale o a quelle in carica precedentemente. Poco o nulla si propone di fattibile per ridurre i costi del settore e per alleviare le sofferenze dei calabresi ammalati.”
“Tornando alla mia proposta – continua l’esponente politico – so bene che in Calabria per quanto riguarda la prevenzione e gli ‘screening’ non si parte certo da zero, ma chiedo che si faccia uno sforzo in più per raggiungere capillarmente tutti i potenziali soggetti a rischio per effettuare una grande campagna di controlli preventivi. Si tratta, in fondo, di esami ed analisi che non hanno costi elevati e che possono, al contrario, far risparmiare grandi risorse economiche e, quel che più conta, enormi costi umani”.
“Sarebbe – conclude Magarò – uno scatto positivo di concretezza. Un passo avanti nel ridare slancio e vigore a una politica che, in Calabria più che altrove, sembra aver smesso di guardare in faccia gli elettori che prima di tutto sono cittadine e cittadini in carne ed ossa. Sarebbe un atto tangibile volto a superare i limiti asfittici di una dialettica politica che si riduce a un batti e ribatti di denunce di limiti e inadeguatezze dell’azione di governo e dall’altra di difese ‘a riccio’ della propria attività amministrativa”.