Abuso d’ufficio, prescrizione per il processo a Labate
Prescrizione, finisce così lo strascico di una lunghissima vicenda giudiziaria che ha visto l'ex consigliere comunale di Reggio Calabria, Massimo Labate, eletto in An, arrestato e poi assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e altri reati. Oggi era in calendario l'udienza del processo che, nato da quella vicenda giudiziaria, vedeva Labate, insieme alla ex dirigente del settore Finanza del Comune di Reggio Calabria, la suicida Orsola Fallara, e altre quattro persone, imputate per abuso d'ufficio. A Labate, Franco Quattrone, Vincenzo Pileio, Antonino Caridi e Santo Caridi veniva contestato di avere agito in concorso per favorire un'associazione che aveva ottenuto dal Comune di Reggio Calabria un rimborso di somme che aveva speso per l'organizzazione di una festa rionale nel quartiere di San Giorgio Extra.
Prima ancora di iniziare il processo, la Corte presso il Tribunale di Reggio Calabria, Andrea Esposito presidente, aderendo all'eccezione formulata dall'avvocato Andrea Alvaro (difensore di Massimo Labate e Franco Quattrone) insieme all'avvocato Giovanni De Stefano (difensore di Antonino Caridi) all'avv. Carmine Ielo (difensore di Santo Caridi) e all'avv. Corrado Politi (difensore di Pileio) ha verificato che sono maturati i termini di prescrizione. La Corte quindi ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta estinzione del reato. (AGI)