Disabile ucciso a Cinquefrondi: colpito con fucile da caccia
Il fucile che ha ucciso Domenico Primerano è un calibro 20 da caccia. Questo è quanto emerso alla fine dell'autopsia a cui è stato sottoposto il cadavere del disabile ucciso mercoledì pomeriggio a Cinquefrondi, nel Reggino. Questo particolare, ragionano gli investigatori, fa propendere per un omicidio d'impeto e non per l'agguato premeditato: chi decide di uccidere, secondo gli investigatori, non spara con un calibro così piccolo. L'uomo, con ogni probabilità, è morto per soffocamento, cioè per il sangue finito nei polmoni. Primerano, 53enne con problemi psichici, si era allontana mercoledì pomeriggio dalla casa in cui viveva con la sorella, come faceva tutti i giorni, per andare a accudire degli animali. Non era rientrato per cena destando la preoccupazione dei familiari che erano andati a cercarlo. Alle 21.30 circa, il fratello e un amico hanno rinvenuto il corpo senza vita dell'uomo in un deposito per gli attrezzi della proprietà della sua famiglia in una zona di aperta campagna a circa un chilometro da casa. Sull'omicidio indagano gli agenti del commissariato di Polistena, coordinati dalla procura di Palmi. (AGI)