Capocasale scrive ai ministri Lupi e Kyenge sull’aeroporto di Crotone
Questo il testo della lettera che l'assessore provinciale di Crotone alla Cultura, Giovanni Capocasale, ha scritto ai ministri Lupi e Kyenge sull'aeroporto di Crotone.
"Gentili Ministri, in tutti questi anni la provincia di Crotone si è trasformata in culla dell’accoglienza. Quelli appena trascorsi sono stati anni caratterizzati da un fenomeno nuovo, quello dell’immigrazione. Questo territorio ha risposto presente e non si è tirato indietro.
Il ministro Kyenge nella sua recente visita a Crotone lo ha potuto verificare di persona, impegnandosi alla risoluzione di vari problemi che affliggono questo territorio. Ma la vera sfida a tutti i livelli è solo una: l’integrazione, quella reale. Ma per realizzarla occorre un impegno serio, immediato e concreto da parte del Governo. Ma non esiste integrazione senza lo sviluppo del territorio deputato ad accogliere, questo è certo. Uno dei pochi, anzi l’unico strumento che collega questo pezzo di mondo al resto dell’universo è l’aeroporto Sant’Anna. Lo stesso che, ironia della sorte, dista appena 20 metri dal quello che è uno dei Centri d’accoglienza più grandi d’Europa. Negli anni tanto si è fatto per questa struttura aeroportuale grazie all’impegno delle istituzioni locali e dei privati, ma non basta e oggi siamo ad un bivio : chiusura, a causa dell' attuale piano nazionale dei trasporti aerei che lo inquadra di interesse regionale, o rilancio !
La stazione di Crotone è stata praticamente cancellata da Ferrovie dello Stato, la Statale 106 ha un unico triste primato, quello di chiamarsi ancora la “strada della morte”. Il mare con il porto di Crotone sono utili ormai solo agli sbarchi. Lo sviluppo reale di questo territorio è legato in maniera indissolubile alla sopravvivenza dell’Aeroporto Sant’Anna, pertanto serve un indirizzo specifico da parte del Governo. Gentile ministro Lupi ho apprezzato molto le sue parole: “il concetto di continuità territoriale – ha detto - non sarà considerato solo per le isole, ma esteso anche alle aree poco infrastrutturate del Paese”.E Crotone è senza ombra di dubbio una di queste. Ma bisogna essere chiari, decisi e determinati. Lo Stato ha l’obbligo morale, e non solo, di inserire il Sant’Anna tra gli scali di interesse civile nazionale. E non solo, l’interesse dovrebbe essere senza ombra di dubbio europeo visto le caratteristiche che ha assunto il Crotonese. Il territorio ha bisogno di un ponte col resto del mondo. Non lavorare in questa direzione sarebbe un controsenso enorme. Non si può pretendere accoglienza senza pensare anche ai crotonesi e ai calabresi. La questione immigrazione merita una riflessione approfondita, la situazione è seria e rischia di esplodere da un momento all’altro. I cittadini sono stanchi di vedere il proprio territorio come una scatola vuota all’interno della quale ognuno può fare ciò che vuole. Tra qualche giorno si giocherà una partita importante per questa provincia, quella relativa alla rimodulazione del Piano nazionale dei trasporti aerei. Avete, abbiamo l’obbligo morale di vincerla. Questo territorio ha dato e sono convinto che darà ancora tanto. Ma adesso vuole vedere la mano del Governo tesa per offrire e quindi ricevere ciò che gli spetta ormai da anni. Una mano tesa per “dare” e non solo per chiedere".