Nicotera: omicidio La Rosa, è caccia all’uomo. Carabinieri sulle tracce di Antonio Carrà
E’ una vera caccia all’uomo quella che stanno svolgendo i carabinieri della compagnia di Tropea, che stanno battendo la zona alla ricerca di Antonio Carrà, l’assassino di Roberto La Rosa, il 37 enne, di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, aggredito sabato pomeriggio con una spranga in ferro e che, dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, è deceduto per la gravità delle ferite riportate.
La Rosa, al momento dell’aggressione era all’interno dell’appartamento della moglie di Carrà con la quale intratteneva, da qualche tempo, una relazione. Proprio la donna dunque, sarebbe il legame tra la vittima e il carnefice, il muratore 40enne dal quale si era separata. Carrà aveva dovuto abbandonare il tetto coniugale insieme alla figlia adolescente. Sabato pomeriggio era ritornato nella casa di via Dispensario per incontrare l’ex compagna. Alla vista del nuovo convivente pare che abbia perso il controllo.
Ed è proprio sulla dinamica dei fatti che si addensano i dubbi: sull’arma improvvisata (un bastone o forse un pesante vaso da fiori) con il quale La Rosa sarebbe stato colpito ripetutamente prima di precipitare al piano di sotto dove è stato ritrovato, dal 118, in una pozza piena di sangue ed in stato di pre-coma.
Intanto la Procura della Repubblica di Vibo ha aperto una inchiesta affidata al pm Vittorio Gallucci per fare piena luce sulle circostanze del delitto mentre il fuggiasco, Carrà, inizialmente perseguibile per lesioni aggravate, dovrà ora rispondere di omicidio colposo. Gli inquirenti sperano che il peso della colpa lo spinga, nelle prossime ore, a costituirsi.