Lamezia: concluso Master in “Qualità, Sicurezza degli Alimenti e Frodi alimentari”
Nei giorni scorsi, presso la sede del Polo Universitario di Terina è stato svolto l’esame finale del Master Universitario in “Qualità, Sicurezza degli Alimenti e Frodi alimentari” alla presenza della commissione presieduta dal direttore del master, prof.ssa Mariateresa Russo, e composta dal coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Prof. Vincenzo Palmeri, del prof. Salvatore Fuda.
Il master è nato dalla collaborazione tra la ex-Facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e la Fondazione Mediterranea Terina, in attuazione del protocollo d’intesa stipulato nel 2008, con il quale i soggetti indicati, si sono reciprocamente impegnati a sviluppare e rafforzare le attività dell’Università in quest’area ed ha coinvolto 15 laureati in discipline scientifiche che hanno seguito un percorso didattico interdisciplinare, durato all’incirca un anno e mezzo comprensivo di un’esperienza di stage presso il laboratorio di ricerca della Fondazione Terina, nonché esperienze di partecipazione a congressi ed esperienze presso altri laboratori specializzati.
Il Master di II Livello è stato finalizzato alla formazione di figure professionali dotate di conoscenze ed abilità specializzate inerenti i sistemi di qualità, il controllo di qualità e la salubrità degli alimenti, i contaminanti ed rischi da contaminazione, le tecniche analitiche per la garanzia di qualità nonché rilevazione delle frodi alimentari.
Proprio a tale ultimo aspetto - inclusi i fenomeni di contraffazione ed agro-pirateria - è stata riservata particolare attenzione: l'Italia, infatti, è uno dei Paesi che possiede il più ricco e variegato patrimonio agroalimentare, con produzioni tipiche e tradizionali di eccellenza che rappresentano un punto di forza economico dell’intero "Made in Italy". Ma proprio questi prodotti sono tra i più contraffatti sui mercati internazionali.
I risultati di una recente indagine condotta MISE e dal Censis sull'impatto della contraffazione sul sistema-Paese, fotografano un fenomeno allarmante ed infatti, la contraffazione alimentare (o agropirateria) e l'Italian sounding (ossia l’imitazione di un prodotto e la denominazione del marchio attraverso un richiamo all’italianità, che non trova fondamento nel prodotto stesso), sono le due facce di uno dei problemi chiave del comparto sia a livello nazionale che internazionale che, a causa della globalizzazione, è stato amplificato tanto da renderlo ancora più complesso e difficile da controllare.
La lotta al fenomeno è, quindi, un imperativo tanto importante che presso il MISE è stato creato, nel 2010 il Consiglio Nazionale Anticontraffazione.
I dati raccolti dal CNA evidenziano che l’attività di contraffazione dei prodotti alimentari italiani - unitamente al fenomeno dell’imitazione denominato appunto Italian Sounding - ha un enorme giro d’affari: pari a circa 60 miliardi di euro (poco meno della metà del fatturato dei prodotti originali e più di due volte l’export italiano) nel mondo; ben 22 miliardi di euro (contro un export di 13 miliardi di euro per i prodotti originali) in Europa, mentre in Italia 296 milioni di euro.
L’ltalian Sounding è la principale causa di mancato guadagno per l’export italiano, perché consente ad alcune aziende di godere di uno scorretto vantaggio competitivo, producendo a prezzi più bassi e collocando il prodotto su fasce di prezzo più alte proprio grazie al richiamo all’Italia o all’italianità: il tutto, senza contare il potenziale danno alla salute.
La didattica del Master è stata svolta da docenti universitari afferenti alle Università di Reggio Calabria e Catanzaro nonché provenienti dall’Università di Udine, Napoli, Salerno, Cagliari, oltre che da esperti del settore provenienti dal pubblico ed - in particolare - dai Ministeri di riferimento e dal mondo delle imprese.
L’avv. Scaramuzzino - nella sua qualità di Commissario della Fondazione Mediterranea Terina - si è detto certo che i partecipanti al Master daranno un concreto apporto qualitativo all’economia agroalimentare calabrese, considerato che la spendibilità del titolo di specializzazione nel mondo del lavoro è garantita non solo per il livello di preparazione acquisito, ma soprattutto per la tipologia di competenze maturate che oggi (più che mai) sono attuali ed in linea con la nuova politica per la qualità della Comunità europea: secondo Scaramuzzino, il Master di II Livello in Qualità, Sicurezza degli Alimenti e Frodi Alimentari ha coperto un’area formativa importantissima in un ambito che nel futuro richiederà un numero sempre maggiore di più figure altamente specializzate dotate di conoscenze ed abilità nei settori indicati.
L’attività scientifica della Fondazione Mediterranea Terina - coordinata dalla prof.ssa Russo - non termina qui, visto che, a brevissimo, altri due Corsi di Alta specializzazione verranno svolti presso la sede di Lamezia Terme: il primo, entro il prossimo mese di Ottobre, il Master di II livello in “Tecnologie e materiali anticontraffazione e applicazioni nanotecnologiche per l’autenticazione e la tutela delle produzioni agroalimentari di eccellenza” ed il secondo, entro il prossimo mese di Novembre, il Corso di alta formazione per “Esperti in sicurezza alimentare e nutraceutica” attivato dalla Fondazione Mediterranea Terina nell’ambito del progetto PON R&C 2007-2013 denominato Food@Life finanziato dal MIUR nell’ambito dei Progetti di Potenziamento Strutturale delle strutture di ricerca delle Regioni della Convergenza.
L’attività di eccellenza e formazione di figure di alta professionalità, insomma, continua alacremente nel cuore della Calabria e la Fondazione Mediterranea Terina si conferma soggetto di riferimento in un ambito - quello agroalimentare - che rappresenta il settore trainante per l’intera economia calabrese