Regione, Nucera su nomina Mons. Marcianò
“La nomina di Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati ad Ordinario Militare in Italia è il giusto riconoscimento del lavoro e della pastorale svolti fin dal giorno della nomina, ma soprattutto onora la Chiesa calabrese, che suo malgrado, dovrà rinunciare al magistero di un presule che ha svolto in questi anni un servizio utile e prezioso sul territorio”.
E’ quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale della Calabria Giovanni Nucera che si congratula con Mons. Marcianò, per questo suo nuovo incarico, espressamente voluto da SS Papa Francesco.
“Mons. Santo Marcianò è stato chiamato ad una missione delicata ed autorevole. La stessa storia dell’Ordinariato Militare in Italia – ricorda il consigliere regionale Giovanni Nucera - istituito con lo scopo di provvedere stabilmente all’assistenza spirituale dei militari, da l’idea del compito che l’attende. Quello, come ha ricordato tempo fa, il Papa Emerito Benedetto XVI di «mettere al primo posto la persona, privilegiando la formazione cristiana del militare, accompagnando lui e i suoi familiari nel percorso della iniziazione cristiana, del cammino vocazionale, della maturazione nella fede e nella testimonianza; e contemporaneamente favorire le forme di fraternità e di comunità, come pure di preghiera liturgica e non, che siano appropriate all'ambiente e alle condizioni di vita dei militari».
“Nel rinnovare le mie congratulazioni a Mons. Santo Marcianò per questo suo nuovo importante incarico e nell’augurargli un proficuo e entusiasmante lavori denso di soddisfazioni – prosegue il Segretario Questore del Consiglio regionale – sono certo che saprà condurre con saggezza e autorità il compito affidatogli da Papa Francesco, per l’affermazione della pace, della democrazia e la concordia dei popoli, valori fondamentali della comunità umana e della nazione italiana, le cui forze armate sono oggi impegnate in numerose missioni di pace, per l’affermazione di quei diritti fondamentali sui quali si basa la comunità umana, e per riaffermare i sentimenti di solidarietà, comprensione e rispetto reciproco che devono alimentare le relazioni tra i popoli della terra”.