Cisal, stato di agitazione delle Autolinee vibonesi
La Faisa Cisal, la Federazione autonoma italiana sindacale autoferrotranvieri, ha proclamato lo stato di agitazione della categoria a causa dei tagli chilometrici imposti dalla Regione Calabria e che penalizzano in particolare la provincia di Vibo Valentia impegnata sul territorio con i servizi offerti dalle Aziende GBV ( Genco, Brosio e Vardè).
La richiesta della Faisa Cisal è stata al centro di un riunione svoltasi ieri in Prefettura, presieduta dal vice capo di gabinetto Sergio Raimondo ed alla quale sono intervenuti Pasquale Mungari dell’esecutivo nazionale della Faisa Cisal, Eleonora Cavallaro e Salvatore Franzè della Cisal di Vibo Valentia, i rappresentanti delle stesse Aziende dei trasporti vibonesi ed il sindaco di Dinami, Maria Ventrice.
Assenti l’assessorato ai trasporti della Regione Calabria ed i sindaci di Vibo Valentia, San Calogero, Acquaro, Arena, Dasà, Serra San Bruno e San Pietro di Caridà ( provincia di Reggio Calabria ).
“Le Aziende dei trasporti vibonesi - ha esordito Pasquale Mungari – a causa dei tagli chilometrici imposti dalla regione Calabria vivono una condizione di difficoltà tale da compromettere il futuro occupazionale del personale dipendente. Difficoltà – ha aggiunto – che hanno già indotto la GBV a denunciare un cospicuo esubero di personale e conseguentemente ad investire la Direzione territoriale del lavoro di Vibo Valentia del compito di attivare un tavolo di confronto sull’argomento.
I tagli – ha, poi, rilevato Gaetano Mungari – hanno fortemente depotenziato i collegamenti con i comuni di Dinami, San Calogero, Acquaro, Arena, Dasà, Serra San Bruno, e San Pietro di Caridà andando a privare i cittadini pendolari di alcuni importanti servizi e ridimensionandone, sensibilmente, altri.”
Per il sindaco di Dinami, Maria Ventrice, che nei giorni scorsi ha raccolto e fatta sua la protesta di numerosi cittadini del comune, “l’atteggiamento assunto dalla Regione Calabria rappresenta una assurdità anche perché penalizza maggiormente, rispetto agli altri territori, proprio la provincia di Vibo Valentia, a vantaggio di altre aree che al contrario sono state potenziate sia sul piano quantitativo che qualitativo”.
Un appello alla classe politica vibonese, apparsa fino al momento indifferente, è stato, poi, rivolto da Eleonora Cavallaro e Salvatore Franzè.
“Non si può rimanere indifferenti – hanno evidenziato i dirigenti della Cisal - al cospetto di tutta una serie di disagi che interessano soprattutto anziani e giovani, tenendo conto anche delle difficoltà orografiche dei comuni interessati ai collegamenti”.
Il delegato del Prefetto. Sergio Raimondo, ha assicurato i presenti che l’Ufficio territoriale di governo interverrà con urgenza sulla Regione Calabria allo scopo di superare la grave situazione in cui versa ormai da tempo il campo dei trasporti delle autolinee nella provincia di Vibo Valentia.