Grande affluenza per il primo evento culturale del Festival d’autunno
Un incontro che ha indotto alla riflessione, quello che ieri si è tenuto al teatro Politeama di Catanzaro nell’ambito del Festival d’Autunno. Il primo dei tre appuntamenti della sezione culturale, denominata “La Fede 2.0”, ha confermato la qualità degli argomenti che, da alcuni anni, è in grado di proporre la manifestazione diretta da Antonietta Santacroce.
Presenti alla serata avente per titolo “La questione Dio oggi. I giovani e la fede”, il card. Camillo Ruini, già vicario di Giovanni Paolo II per la Diocesi di Roma e il teologo don Armando Matteo.
Nonostante inattesi problemi fisici gli abbiano impedito di essere presente fisicamente, il cardinale Camillo Ruini, presidente del comitato per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha voluto partecipare ugualmente grazie ad un collegamento satellitare con gli studi di TV2000.
Un intervento quello del cardinale Ruini partito dalla riflessione che “non è possibile un approccio scientifico riguardo la questione sull’esistenza di Dio”. Interessante quando indica tre percorsi razionali verso l’esistenza di Dio, che possono essere ritenuti corretti per la razionalità dell’uomo contemporaneo. Il primo, secondo il cardinale Ruini, parte dalla constatazione che per l’uomo esiste qualcosa piuttosto che nulla. Nel secondo parla della constatazione che per l’uomo l’universo è conoscibile, anche se in maniera imperfetta e rivedibile. “La realtà – ha detto - corrisponde alla conoscenza. A tal proposito la domanda da farsi è come è possibile che il mondo sia strutturato in maniera razionale”. Il terzo percorso parte dal soggetto umano, soprattutto dall’esistenza e dalla percezione del valore morale e dell’obbligazione morale. Secondo Ruini “l’uomo è realmente libero e la sua libertà presuppone la responsabilità”. Un richiamo forte ad un atteggiamento che l’uomo deve avere nell’approccio con Dio. Non basta la ragione per darsi una spiegazione della sua esistenza. Non trascura di parlare del problema riguardante il rapporto tra il Gesù di Nazareth della storia e quello della fede.
Egli richiama l’attenzione sulla ragionevolezza della fede. “Per rispondere alle domande che ci poniamo oggi è necessaria la ragione, ma anche la fede”.
Cita anche “Intervista su Dio”, il suo ultimo libro pubblicato da Mondadori. “L’ho scritto per aiutare chi crede ad avere una maggiore consapevolezza della propria fede”.
Successivamente il cardinale Ruini soffermandosi sui giovani ha discusso della loro cultura dell’immediatezza, “sollecitati in questo dalla funzione scientifica della scuola, ma l’intelligenza non può essere solo scientifica”. Inoltre ha affermato che “l’amore per i giovani è centrale e che la loro sessualità deve essere integrata con l’intelligenza e con la fede”.
A conclusione dell’intervento il cardinale dice che “tutti abbiamo bisogno di Dio e per questo è necessaria la preghiera”.
Sul problema legato all’indifferenza religiosa diffusa tra i giovani si è soffermato do Antonio Matteo, docente di teologia fondamentale presso la Pontificia Università urbaniana di Roma ed autore del libro “La prima generazione incredula”, edito da Rubbettino. Accanto a lui, in veste di moderatore, Antonio Cavallaro, editor per l’area religione e fede della Rubbettino Editore.
Don Armando Matteo ha parlato della disaffezione dei giovani nei confronti della Chiesa. “E’ indubbio – ha detto – che dobbiamo essere noi ad avvicinarci a loro. Nel confrontarci con loro noi stessi subiamo la logica che regola i rapporti intergenerazionali nella società attuale”. Sarebbero tre secondo il teologo i segnali più evidenti dell’allontanamento dei giovani dalla Chiesa. “Una profonda ignoranza biblica, una insufficiente formazione cristiana dopo la cresima e una quasi totale assenza durante la messa domenicale”.
Tale fenomeno è particolarmente sentito con le donne, storica roccaforte del cattolicesimo, oggi lontane più che mai dal mondo della Chiesa. A questo tema, al quale papa Francesco sembra particolarmente sensibile, tanto da esservi ritornato più volte durante i suoi interventi ufficiali, don Matteo ha dedicato il pamphlet “La fuga delle quarantenni”, pubblicato da Rubbettino.
Le conclusioni della serata sono state affidate a S.E. Mons. Vincenzo Bertolone il quale ha fortemente sollecitato i presenti, chierici e laici, all’impegno e alla testimonianza.
Concluso il primo appuntamento della sezione culturale, il Festival d’Autunno tornerà domenica 20, alle ore 18, con il concerto di Margarida Guerreiro. Considerando le numerose richieste pervenute lo spettacolo si terrà all’Auditorium “G. Casalinuovo” di Catanzaro.