Le proposte del Nuovo Psi per la Città di Lamezia
“Da qualche settimana si assiste sui media ad un pullulare di candidature a sindaco per le future competizioni amministrative. Numerosi sono i personaggi che intendono proporsi o che vengono proposti da partiti, movimenti, associazioni. Il dato che fa più riflettere è che tutti parlano di nomi tranne che di programmi. Immagino il cittadino comune di Lamezia quanto sia appassionato ed attratto da tutto ciò!”
Lo sostiene in una nota, Floro Marcello De Nardo, Coordinatore del Nuovo Psi di Lamezia Terme e membro del consiglio nazionale NPSI, nella quale afferma che “… a questo modo di fare non ci sta e si pone in una posizione alquanto distaccata da questo modus operandi e da tutti gli schieramenti, sia di centro-destra che di centro-sinistra”.
“Il Nuovo PSI – dice De Nardo - crede che dopo anni di profondo torpore amministrativo e di governo, la città debba inesorabilmente cambiare rotta, debba raddrizzare la schiena”. Un problema di fondo su cui De Nardo punta la sua attenzione è la questione morale. “Nella città che ha visto pensare ed estendere la legge “Lazzati” - prosegue - la prima cosa che va tenuta in debita considerazione è la bonifica della politica da eventuali inquinamenti mafiosi. Ma attenzione, quando si parla di questione morale non si allude solo ed esclusivamente alle possibili infiltrazioni malavitose all’interno delle istituzioni, ma anche all’occupazione delle istituzioni da parte dei partiti”.
Lamezia, secondo il coordinatore, presenta poi dei punti di forza “inespressi o parzialmente espressi, spesso sottoutilizzati”, che potrebbero creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani. “Si pensi ad esempio all’area industriale, che con i suoi oltre mille ettari è tra le più grandi del mezzogiorno, servita da una imponente rete di trasporti stradali, ferroviari, portuali ed aeroportuali” continua De Nardo, che “Va sicuramente rilanciata di concerto con le altre istituzioni, creando condizioni di vantaggio per eventuali investimenti e delocalizzazioni di attività economico-industriale. Potrebbe essere altresì utilizzata per attività fieristiche sfruttando la favorevole posizione geografica e la prossimità con i Paesi magrebini e asiatici”. “Perché tutte le più importanti fiere nazionali si devono svolgere al nord?” si domanda.
“La convegnistica – aggiunge - un’altra attività a cui si potrebbe puntare sfruttando i locali della Fondazione Mediterranea Terina e le numerose strutture ricettive che in questi ultimi anni sono sorti a Lamezia e nel Lametino. Le terme di Caronte, anch’esse poco valorizzate, e che rappresenterebbero un grande appeal per la città, da sfruttare insieme alle attrattive culturali e con una progettazione di grandi eventi culturali, musicali e di alta moda, mettendo in campo le validissime, quanto spesso dimenticate energie endogene”.