Sanità: Regioni, entro 1 settimana decisione costi standard 2013

Calabria Salute

"Per l'applicazione dei costi standard sul riparto 2013, le regioni hanno una settimana di tempo per approfondire ed entro questa settimana verrà formalizzata la loro proposta. Per il 2014, siamo tutti d'accordo per l'applicazione dei costi standard, con una proposta delle regioni". Lo ha annunciato Paolo Di Laura Frattura, presidente della regione Molise e vice presidente Conferenza Regioni, che oggi pomeriggio ha presieduto la riunione dedicata al Patto della Salute.

Se c'è unanimità a proposito dell'applicazione dei costi standard nel 2014, non così per il 2013. Mentre infatti le regioni del Centro-Nord sono favorevoli a una loro applicazione già nel 2013, quelle del Sud e quelle sottoposte a piano di rientro ritengono che sia invece necessario attendere il prossimo anno. Come ha spiegato infatti l'assessore alla Sanità della regione Puglia, Elena Gentile, applicare la norma entro la fine dell'anno sarebbe impossibile perché i dieci dodicesimi del riparto 2013 sono stati già spesi.

Inoltre, l'attesa del nuovo anno permetterebbe l'analisi delle differenze territoriali tra le varie regioni, portando il "Paese a mettersi in equilibrio secondo il principio di solidarietà". Il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota, ha ribadito l'importanza che "i costi standard vengano applicati perché altrimenti c'è il rischio di passare dalla parte del torto. Dobbiamo evitare che lo faccia il Governo, dobbiamo applicarli noi".

Luca Zaia, governatore del Veneto, ha invece ribadito "l'intransigenza della posizione del Veneto - aggiungendo - Credo che si possa applicare un atterraggio morbido per le regioni in maggiore difficoltà, perché ci sono governatori che hanno ereditato situazioni disastrose. Io mi sono dato i tempi della normale assimilazione del tema dei costi standard che sono pronti da anni. Facciamo finta che oggi siamo arrivati al giro di boa, adesso siamo ai supplementari, aspetto i calci di rigore dopo di che - ha concluso - noi ci alziamo dal tavolo". (AGI)