Vicchio: rifugiati Bengalesi nel progetto Sprar di Acquaformosa senza acqua

Cosenza Attualità

"In questi giorni ho avuto il piacere di conoscere due ragazzi di origine Bengalese che sono ospitati ad Acquaformosa nel progetto Accoglienza dello SPRAR,sono ad Acquaformosa dai primi di settembre, parlando della loro situazione è venuto fuori che i due ragazzi uno 23 anni e l’altro 17 anni, al loro arrivo sono stati messi in un appartamento senza che vi fosse l'acqua calda, i due sono stati per settimane senza potersi fare una doccia, nel 2013 questo è possibile? E' possibile in un paese civile questo?".

E' quanto scrive Cosimo Vicchio, consigliere comunale ed ex Presidente Associazione Don Vincenzo Matrangolo.

"Dopo le loro rimostranze - scrive Vicchio - sono stati spostati per una settimana nel B&B di proprietà della moglie del Sindaco Giovanni Manoccio e successivamente trasferiti in un'altra casa. Ma nella nuova casa hanno lo scaldino dell’acqua calda, uno scaldino vecchissimo che sono costretti a spegnere la notte per il troppo rumore che fa, ed accenderlo la mattina, lo scaldino ha bisogno di 5 ore per riscaldare l’acqua ma anche in questa casa non possono farsi una doccia, pur avendo l’acqua calda, manca la pressione necessaria minima dell’acqua; aprendo i rubinetti dell’acqua fredda, si vede che arriva appena un filo di acqua, come è possibile tutto questo? Cosa fanno tutto il giorno i circa 15 operatori assunti dall’ Associazione?

Mi dicono che dal loro arrivo ad oggi non gli sono stati comprati i vestiti, sono con i vestiti che avevano, hanno chiesto delle scarpe nuove, ma niente. Mi dicono che gli sono stati dati dei vestiti usati di persone anziane e loro si sono rifiutati di accettare. Mi dicono inoltre che gli vengono dati 30 € a settimana per fare la spesa alimentare e con quei soldi se risparmiano, gli dicono dall ‘ Associazione Don Vincenzo Matrangolo, gestore del progetto, gli saranno comprati scarpe e vestiti. Falso i vestiti vanno comprati, per ogni ospite. Lo stato paga 35 euro al giorno per 30 giorni, 1050 euro al mese a persona cosa ci fanno all’ Associazione con questi soldi?

Uno dei due si è proposto di mettere la metà del costo di un paio di scarpe e ha chiesto all’associazione di integrare l’altra metà, ma a tutt’oggi non ha ricevuto nessuna risposta. Inoltre in casa hanno un frigo che non funziona bene, o congela i cibi che hanno dentro oppure non raffredda affatto.

Questa è la situazione che ho potuto documentare con filmati e fotografie, questo è quello che voglio denunciare, credo una situazione del peggior centro di permanenza, peggio di un campo di prima accoglienza. Sinceramente non so la situazione delle altre persone e famiglie ospitate nel progetto ma credo che questa situazione sia scandalosa. L’ Associazione gestisce più di 300 mila euro per conto del Comune di Acquaformosa e lasciare dei ragazzi in queste condizioni credo sia vergognoso. Da socio fondatore ed ex-presidente dell’Associazione Don Vincenzo Matrangolo, ho gestito l’avvio del progetto, e pur dovendo gestire il primo anno senza liquidità se non quella dei soci fondatori, agli ospiti, in quella difficilissima fase di avvio, non è mancato assolutamente nulla soprattutto se trattasi di servizi primari quali acqua calda, riscaldamento, tv satellitare, acquistando anche con credito vestiti e scarpe, fino alla prima erogazione da parte del Ministero degli Interni che avveniva generalmente nel mese di ottobre-novembre. Chiedo perciò - cionclude Vicchio - un intervento immediato del Servizio Centrale del Ministero dell’ Interno, e le immediate dimissioni del Presidente dell’ Associazione e dei membri del direttivo".