Giovane idraulico ucciso: ascoltati parenti e amici vittima
Si sono protratte per tutta le notte le indagini della squadra mobile di Catanzaro sull'omicidio di Nicola Duro, 26 anni, l'idraulico catanzarese assassinato a colpi di pistola in viale Isonzo, alla periferia sud della citta'. Il giovane e' stato raggiunto intorno alle 20 da cinque colpi di pistola 9X21, sparati da un'unica arma, davanti ad una ricevitoria del lotto dalla quale la vittima era appena uscita. Il killer lo ha atteso ed ha fatto fuoco. Secondo quanto riferito stamani dal capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti, sull'agguato non sono state fornite testimonianze dirette, anche se non sono mancati contributi frammentari ai fini della ricostruzione delle modalita' dell'omicidio. Ad agire sembra sia stato un solo killer, anche se non puo' essere esclusa la presenza di un complice in funzione di palo. Gli inquirenti hanno ascoltato decine di persone, tra cui i familiari e gli amici della vittima, allo scopo di ricostruirne personalita', relazioni e frequentazioni. Nicola Duro era incensurato. Finora gli inquirenti, che hanno eseguito alcune perquisizioni, non hanno formulato alcuna ipotesi sulla matrice dell'agguato. Lo scenario investigativo resta aperto quindi a qualsiasi sbocco. Duro e' morto all'ospedale "Pugliese" di Catanzaro, dov'era stato trasportato, poco dopo il suo ricovero. Non e' stato reso noto se prima di morire sia stato nelle condizioni di fornire elementi utili ai fini dell'indagine. Per completare il quadro degli elementi scientifici, si attende l'esito dell'autopsia.