Oltre 15 mila presenze al Tropeafestival leggere&scrivere
Il TropeaFestival leggere&scrivere si è chiuso con l’assegnazione del premio letterario Tropea a un autore calabrese, Vito Teti, al suo libro “Il patriota e la maestra”. “ Sono molto felice per questo successo – ha dichiarato lo scrittore Vito Teti – credo che l’impegno della Regione Calabria, dell’Accademia degli Affaticati, del Sistema Bibliotecario Vibonese sia prezioso per costruire sempre più una Calabria, fabbrica di cultura.”
La seconda edizione del Tropeafestival leggere&scrivere ne ha sancito di fatto la sua maturità: ha ampliato i suoi confini, tematici e geografici, ha saputo coinvolgere intellettuali e artisti di grande valore, è riuscito nell’obiettivo di miscelare letteratura, attualità e musica, ha visto collaborazioni con aziende nazionali e internazionali.
“Per rappresentare la via maestra per la rinascita di tutto il Sud, la cultura deve produrre risultati concreti e misurabili - ha dichiarato l’assessore alla Cultura Mario Caligiuri. "Aumentare il numero dei lettori è una priorità politica del Presidente Scopelliti e i risultati in questi anni li stiamo registrando, particolarmente nelle scuole". Caligiuri prosegue dicendo che "Ogni nuovo nato oggi riceve un libro pensato appositamente per loro, gli scrittori calabresi sono diventati materia di studio nelle scuole superiori, siamo stati la prima "regione ospite d'onore" al Salone del Libro di Torino, un nuovo sito è stato allestito mettendo in rete un milione e mezzo di volumi, i libri antichi escono dalle biblioteche e diventano patrimonio e storia comune, bibliobus circolano nei piccoli paesi calabresi e quindi uno dei sei grandi eventi della Regione Calabria non è casualmente dedicato alla lettura".
“Il nostro quotidiano impegno nella promozione della cultura del leggere passa anche attraverso momenti di grande visibilità come il Tropeafestival leggre&scrivere. – ha dichiarato Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese e direttore artistico del Festival. – La mia ferma convinzione è che l’abitudine alla lettura vada incentivata anche grazie a iniziative che portino i libri fuori dalle mura delle biblioteche o delle scuole, adottando un linguaggio sempre più vicino e coinvolgente, utilizzando tutti i mezzi di cui disponiamo, da quelli tradizionali alle nuove forme di comunicazione e interazione.”
“Sono molto orgoglioso del lavoro svolto in tutti questi anni dall’Accademia degli Affaticati.- ha dichiarato il giornalista Pasqualino Pandullo, Presidente dell’Accademia e direttore artistico del Premio letteraio Tropea. - La settima edizione del Premio letterario Tropea è stata grande successo. Il Premio letterario ha una storia importante e costituisce un appuntamento per il mondo della cultura nazionale. Sono convinto che possa acquisire ulteriore prestigio. Nel senso della continuità inizieremo presto a lavorare per l’ottava edizione che potrebbe riservare qualche novità.”
Tutto il territorio ha partecipato al Festival, grazie all’intuizione di dislocare gli eventi tra Tropea, Vibo Valentia, Serra san Bruno e Soriano Calabro. Tantissimi giovani tra il pubblico grazie all’offerta culturale ampia e diversificata. La sezione Carta Canta, promossa dalla consulente artistica Maria Teresa Marzano si è guadagnata un ampio favore da parte del pubblico. Grande novità del Festival ha saputo catalizzare l’interesse di un pubblico esigente qual è quello dei giovani, proponendo con coraggio incontri interessanti, che hanno spaziato dall’approfondimento del legame tra Musica e Parole, soprattutto negli appuntamenti con il famoso giornalista Ezio Guaitamacchi nei suoi Acoustic Cafè, a spazi in cui si sono analizzati fenomeni sociologici e musicali, quali la filosofia/musica dark e punk deli anni ’80. Infine Libri che raccontano la musica, ma anche romanzi in cui la musica è la sottotraccia e il mondo in cui si muovono.
“ Sono felice del successo degli eventi – ha dichiarato Maria Teresa Marzano – sono sempre più convinta che con il linguaggio della musica e della passione si possa raggiungere anche il pubblico più scettico. Parlare la lingua delle emozioni avvicina tutti e se questo serve a promuovere la cultura del leggere, ben vengano gli incontri tra i libri e la musica. Il sostrato è comune, identico l’obiettivo.”Arrivederci alla prossima edizione.