Occupazione: Calabria, calo del 6,1% primo semestre 2013

Calabria Attualità

Nel primo semestre dell'anno in corso il numero degli occupati, in Calabria, è diminuito del 6,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012, con il tasso di occupazione ridotto al 38,5 per cento. E' questo il dato dche emerge dall'aggiornamento congiunturale della Banca d'Italia presentato questa mattina a Catanzaro.

Secondo BankItalia, "nel primo semestre del 2013 le condizioni del mercato del lavoro regionale sono ulteriormente peggiorate. Secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, il numero degli occupati è diminuito del 6,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012, più che nel Mezzogiorno (-4,1 per cento) e in Italia (-2,2 per cento), accentuando la tendenza negativa nuovamente in atto dallo scorso anno".

I dati resi noti hanno permesso di registrare che "in controtendenza con quanto avvenuto negli scorsi anni e nel resto del Paese, il calo è stato più marcato per la componente femminile (-7,5 per cento) rispetto a quella maschile (-5,2 per cento)".

Rispetto alle categorie più a rischio, i dati della Banca d'Italia dimostrano che la flessione si è concentrata soprattutto tra gli autonomi, diminuiti del 15,7 per cento, mentre il numero di lavoratori dipendenti e' sceso dell'1,7 per cento. La riduzione dell'occupazione ha interessato tutti i comparti di attività economica con l'eccezione dell'agricoltura, ed è stata particolarmente elevata nelle costruzioni e nell'industria in senso stretto (rispettivamente -18,3 e -12,6 per cento nella media del primo semestre del 2013)".

Secondo i dati derivanti dalle comunicazioni obbligatorie ai centri per l'impiego da parte dei datori di lavoro, raccolti dal Ministero del Lavoro, nel primo semestre del 2013 i nuovi rapporti di lavoro dipendente attivati sono diminuiti del 9,3 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2012; i lavoratori interessati da nuove assunzioni si sono ridotti dell'11,2 per cento. In base ai dati Inps, nei primi nove mesi del 2013 le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni (CIG) sono diminuite in regione (-26,6 per cento).

Tale calo è ascrivibile soprattutto all'andamento della componente in deroga (-52,2 per cento; -44,0 nel 2012). BankItalia ha anche evidenziato che il numero delle persone in cerca di occupazione nel primo semestre 2013 ha continuato ad aumentare (14,9 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2012): vi ha contribuito in prevalenza l'espansione della quota dei disoccupati con precedenti esperienze di lavoro. Il tasso di disoccupazione e' passato al 23,0 per cento, dal 19,7 del primo semestre del 2012.

Le forze di lavoro sono diminuite dell'1,9 per cento, in connessione con la riduzione del numero di ex-inattivi in cerca di lavoro; il tasso di attivita' della popolazione è così sceso al 50,2 per cento nella media del semestre (52,8 nel Mezzogiorno e 63,6 per cento in Italia). (AGI)

Imprese: fatturato Calabria cala, bene export | Nei primi sei mesi del 2013 l'attività economica in Calabria ha continuato a risentire della nuova fase congiunturale sfavorevole iniziata nel 2011. Alcuni segnali di stabilizzazione si sono registrati solo a partire dai mesi estivi; tuttavia, permane un elevato grado di incertezza sulle prospettive di recupero dell'economia nei prossimi mesi. I dati, che emergono dall'aggiornamento congiunturale della Banca d'Italia presentato questa mattina a Catanzaro, evidenziano come "le imprese dell'industria e dei servizi, che pure avrebbero subito un ulteriore calo del fatturato rispetto al 2012, segnalano un'attenuazione della fase recessiva a partire dal terzo trimestre".

Giudizi negativi continuano invece a prevalere nel settore delle costruzioni. Nello specifico dei settori, secondo i risultati del sondaggio congiunturale svolto dalla Banca d'Italia tra settembre e ottobre su un campione di imprese industriali con almeno 20 addetti, "la quota di imprese manifatturiere calabresi che ha dichiarato un aumento del fatturato nei primi nove mesi dell'anno è stata pari al 18 per cento, a fronte del 49 per cento che ha segnalato un calo. Nel terzo trimestre il 30 per cento delle imprese avrebbe registrato un ulteriore calo delle vendite, a fronte del 20 per cento che ha invece segnalato un aumento".

La prolungata debolezza ciclica, secondo il rapporto, si è riflessa anche sul numero di operatori del settore: in base ai dati di Unioncamere-Movimprese, nel primo semestre dell'anno in corso il saldo tra iscrizioni al registro delle imprese e cessazioni, in rapporto al numero di imprese attive a fine 2012, è stato pari al -1,9 per cento (-1,5 per cento nel primo semestre dell'anno precedente).

Nel primo semestre del 2013 il valore a prezzi correnti delle esportazioni di merci della regione è diminuito del 7,8 per cento rispetto al periodo corrispondente dell'anno precedente, dopo avere ristagnato nel 2012. Tra i comparti più rilevanti per l'export regionale, quelli dei metalli, dei prodotti chimici e dei macchinari hanno subito flessioni, rispettivamente, del 12,3, del 4,4 e del 22,3 per cento.

Le esportazioni del settore alimentare si sono invece espanse a un ritmo sostenuto (20 per cento). Il quadro congiunturale nel settore delle costruzioni è rimasto negativo sia nel comparto delle opere pubbliche sia in quello residenziale. Il 40 per cento delle aziende coinvolte nel sondaggio congiunturale della Banca d'Italia ha dichiarato che "il valore della produzione del 2013 sarà inferiore a quello dell'anno precedente, contro il 20 per cento che ha segnalato un aumento. Nel comparto delle opere pubbliche, secondo i dati di Cresme, il numero delle gare bandite in Calabria nei primi sei mesi del 2013 si è ridotto del 23,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il valore complessivo è diminuito in misura inferiore (-6,0 per cento), in virtù di un aumento dell'importo medio dei bandi. In base ai dati dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, nel primo semestre del 2013 il numero di compravendite di immobili residenziali in Calabria è ulteriormente diminuito (-15,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Tale calo risulta superiore a quello registrato in media nel Mezzogiorno e a livello nazionale (rispettivamente -11,0 e -11,6 per cento).

Secondo i risultati del sondaggio congiunturale svolto dalla Banca d'Italia tra settembre e ottobre su un campione di imprese nei servizi privati non finanziari, il 46 per cento delle imprese intervistate ha riportato una contrazione del fatturato nei primi nove mesi dell'anno rispetto all'analogo periodo del 2012, a fronte del 29 per cento che ha segnalato un aumento.

Con riferimento alle sole imprese che operano nel settore del commercio, in base alle indicazioni che emergono dal sondaggio congiunturale svolto dalla Banca d'Italia, due terzi avrebbero registrato una riduzione del fatturato nei primi nove mesi dell'anno, a fronte del 15 per cento che ha segnalato un aumento. Nei dati di economia generale si registra anche un ulteriore drammatico calo delle immatricolazioni di autovetture tra gennaio e settembre del 2013, che sarebbero diminuite del 9,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Turismo: Bankitalia, in Calabria calo presenze estive | Il numero delle presenze turistiche, in Calabria, durante la scorsa stagione estiva, è diminuito, trascinando con se il transito dei passeggeri negli scali della regione, mentre va meglio per lo scalo portuale di Gioia Tauro. È quanto emerge nella relazione congiunturale dell'economia calabrese presentata oggi dalla Banca d'Italia a Catanzaro.

Secondo quanto emerso dalle informazioni rilasciate dal Sistema Informativo Turistico della Regione Calabri, il numero di presenze nella regione nel periodo compreso tra giugno e gli inizi di agosto 2013 sarebbe, infatti diminuito del 3,4 per cento rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente: la riduzione dei pernottamenti da parte di italiani (-4,7 per cento) è stata solo parzialmente compensata dall'aumento delle presenze di viaggiatori stranieri (4,5 per cento). Gli arrivi sarebbero invece variati rispettivamente del -4,4 e 5,5 per cento.

Di conseguenza, la quota di presenze straniere sul totale sarebbe passata dal 13,9 al 15,1 per cento. Bankitalia ha anche sottolineato che nei primi otto mesi del 2013, in base ai dati Assaeroporti, il transito di passeggeri negli aeroporti calabresi è diminuito del 5,9 per cento rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente: a fronte dell'aumento del numero di passeggeri sui voli internazionali (10,3 per cento), si è registrato un calo sui voli nazionali (-8,6 per cento).

"La dinamica osservata a livello regionale - afferma la Banca d'Italia - è in particolare riconducibile alla prolungata inattività dell'aeroporto di Crotone, mentre il traffico negli scali di Lamezia Terme e Reggio Calabria si è ridotto in misura inferiore (rispettivamente -1,3 e -2,4 per cento)". Secondo i dati di Contship Italia, la movimentazione di container nel porto di Gioia Tauro tra gennaio e settembre 2013 è stata pari complessivamente a oltre 2,3 milioni di Teu (Twenty feet Equivalent Unit), in crescita del 16,8 per cento rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente

Credito: Calabria, in calo presiti a famiglie e imprese | La difficile congiuntura economica si è riflessa sul mercato del credito in Calabria, come evidenzia la relazione congiunturale presentata dalla Banca d'Italia. Nel primo semestre del 2013, i finanziamenti destinati alle famiglie consumatrici si sono ridotti, in particolare nella componente dei prestiti per l'acquisto di abitazioni, in connessione con il calo delle compravendite nel mercato immobiliare. La contrazione dei prestiti alle imprese si è accentuata, risentendo sia della debole domanda per il finanziamento degli investimenti sia del permanere di politiche di offerta di credito ancora selettive.

Il rischio di credito si conferma elevato, soprattutto per i prestiti alle imprese. La raccolta bancaria ha continuato ad aumentare, sospinta dalla crescita dei depositi. Rispetto ai prestiti bancari, la dinamica del credito in Calabria nella prima parte del 2013 ha continuato a risentire della fase negativa del ciclo economico. Nei dodici mesi terminanti a giugno i prestiti alla clientela residente in regione, comprensivi delle sofferenze e dei pronti contro termine, sono diminuiti del 2,2 per cento (-1,9 a dicembre del 2012), una flessione lievemente più contenuta di quella media italiana. La contrazione ha riguardato sia i prestiti erogati dalle banche appartenenti ai primi 5 gruppi nazionali sia le erogazioni degli altri intermediari (rispettivamente -2,9 e -1,7 per cento).

Il calo dei prestiti alle famiglie consumatrici registrato lo scorso anno è proseguito, accentuandosi, così come evidenzia BankItalia, nel primo semestre del 2013 (-1,8 per cento a giugno contro -0,6 a dicembre 2012; fig. 4a); la contrazione è stata più intensa di quella registrata a livello nazionale. Anche il credito erogato alle imprese ha segnato una flessione dell'1,4 per cento (-0,5 a dicembre 2012), di entità tuttavia più contenuta rispetto alla media italiana. La flessione dei prestiti ha interessato tutte le principali forme tecniche, compresi i finanziamenti in conto corrente (-8,9 per cento), che erano ancora in crescita a dicembre.

Situazione non rosea anche rispetto al costo dei finanziamenti alle imprese che, nel primo semestre del 2013, ha registrato dinamiche differenziate a seconda della tipologia di durata: i tassi di interesse sui finanziamenti a breve termine sono aumentati di 44 punti base (portandosi al 9,35 per cento), mentre il costo dei prestiti a scadenza protratta è diminuito, al 5,28 per cento (inferiore di 86 punti base rispetto al dato di fine 2012).

Secondo l'indagine della Banca d'Italia presso i principali intermediari che operano in Calabria (Regional Bank Lending Survey, RBLS), "l'ulteriore calo delle esigenze di finanziamento volte a sostenere gli investimenti si è tradotto in una domanda di credito nel complesso ancora debole, in particolare nel comparto delle costruzioni".