Rifiuti, Barbanti (M5S): ora basta con l’emergenza in Calabria
"Diciamo la verità quando affermiamo che l’emergenza rifiuti in Calabria non è mai finita. I vari partiti politici, ora al governo regionale delle grandi intese, dopo aver sparato a zero per 16 anni contro una “fallimentare” gestione commissariale, oggi si trovano a perpetrare le stesse identiche nefandezze del passato. - È quanto scrive in una nota stampa il deputato del Movimento 5 Stelle, Sebastiano Barbanti - Lo abbiamo ribadito anche ieri nel corso della bella iniziativa “Il giorno del rifiuto” organizzata dagli attivisti di Catanzaro.
In quella sede, insieme ai miei colleghi calabresi Paolo Parentela, Federica Dieni, Nicola Morra e Dalila Nesci, cittadini portavoce di Camera e Senato, al deputato Riccardo Nuti, abbiamo fatto il punto della situazione nazionale e regionale, accogliendo le esperienze dei sindaci di Parma, Pizzaroti, e di quello virtuoso di Saracena, Gagliardi; le testimonianze del vice capogruppo alla Camera, Di Maio, arrivato direttamente dalla Terre dei fuochi e quella del nostro deputato Stefano Vignaroli che ha portato la sua esperienza di battaglia contro la discarica di Malagrotta a Roma.
Nel corso della partecipata manifestazione di domenica, ho avuto modo di criticare l’assenza di progettualità della Regione Calabria. Da noi, tanto il presidente della Regione quanto l’assessore regionale all’Ambiente, tengono sotto scacco la popolazione calabrese con la periodica conferenza stampa in cui annunciano che la situazione dei rifiuti è grave, anzi gravissima, e che l’emergenza è sempre alle porte, e forse le sta già oltrepassando. E nel frattempo lasciano le cose come stanno senza mettere mano a un sistema di gestione dei rifiuti cucito addosso a interessi particolari che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini e dell’ambiente.
Riprova ne è la percentuale di raccolta differenziata che in tutta la Calabria non supera il 9 per cento (dovrebbe essere al 65%), l’assenza di centri industriali dedicati al riciclo, l’assenza totale di una nuova strategia per il futuro che punti anche al riutilizzo e al riuso, la mancanza di piani di educazione ambientale e di tavoli di concertazioni con le popolazioni locali per cercare di addivenire a soluzioni condivise e trasparenti.
A quanto pare ai nostri governanti piace l’emergenza, a tal punto da farne il proprio cavallo di battaglia. Piace l’emergenza perché così hanno la scusa per poter continuare ad aggirare le leggi con la motivazione della somma urgenza e possono continuare a portare avanti interessi altri senza essere costretti a dare troppe spiegazioni in merito. Emblematico il caso del sito di imballaggio nella Piana di Gioia Tauro, dove i sindaci sono stati convocati solo a giochi fatti. O quasi.
Ribadiamo che in Calabria non servono nuove tasse, ma una nuova mentalità per risolvere l’annoso problema dei rifiuti. E, soprattutto, servono leggi che incentivino la raccolta differenziata e il riciclo successivo dei materiali. Come Movimento 5 Stelle abbiamo fatto la nostra proposta e il nostro Piano rifiuti è da pi ù di due anni nelle mani dei nostri governanti. Aspettiamo ancora una risposta nel merito e nel frattempo ci chiediamo perché la Regione vuol spendere 9 milioni di euro al mese –oltre 110 milioni all’anno - per spedire fuori regione i nostri rifiuti anziché utilizzare 45milioni di euro per mettere in atto il nostro Piano rifiuti e risolvere, questa volta sì una volta per tutte, l’emergenza rifiuti in Calabria?".