Forum sul turismo, Villirillo: non c’è stato il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore

Crotone Attualità

Riceviamo e pubblichiamo riflessione di Rosario Villirillo Presidente della “Marco Polo” Associazione di Volontariato Crotone sul forum del turismo provinciale celebrato in questi giorni:

“In riferimento al recente forum provinciale sul turismo, organizzato da alcuni consiglieri del comune di Crotone, che ha, indubbiamente, aperto una discussione e sollecitato un confronto, al quale non vogliamo sottrarci né esimerci dal dare il nostro contributo di idee, riteniamo doveroso far rilevare che non c’è stato, da parte dei promotori ed organizzatori, il diretto coinvolgimento di tutti gli operatori del settore del Crotonese (albergatori, ristoratori, gestori degli stabilimenti balneari, agenzie di viaggio, guide turistiche, ecc.) e vogliamo, altresì, esprimere, in piena libertà, alcune considerazioni e/o osservazioni utili al dibattito.

Nel nostro territorio, non ci può essere alcun modello di sviluppo turistico senza una seria politica di bonifica dei siti inquinati (ex area industriale e bacino portuale) e di messa in sicurezza del territorio nonché di salvaguardia, riqualificazione e valorizzazione delle aree naturalistiche (Valle del Neto, Marinella, Cervara). Quest’ultime, se istituite a parco naturale, rappresenterebbero un’attrattiva, come i beni culturali e le specificità enogastronomiche, per i turisti ed i visitatori, le cui presenze nelle aree protette e nei parchi naturali del Paese sono in netto aumento.

Pertanto, bisogna partire dal risanamento dell’ambiente e ciò impone ai nostri amministratori un’assunzione di piena responsabilità nei confronti dei cittadini, ai quali devono garantire il diritto alla salute.

Oltre ai monumenti storici ed alle zone archeologiche che, però, necessitano di interventi di manutenzione e restauro e devono essere, altresì, resi fruibili in tutti i periodi dell’anno, tra i punti di forza, su cui puntare decisamente per un modello di sviluppo basato sul turismo, c’è il naturismo, poco conosciuto perché praticato da un’utenza molto ristretta, che nel camping “Pizzo Greco” (Isola Capo Rizzuto) accoglie ed ospita naturisti provenienti da qualsiasi parte del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Norvegia all’Australia, attratti dalle peculiarità dell’ambiente, difatti è l’unica struttura del genere, in ambito nazionale, che si affaccia direttamente sul mare e le unità abitative sono completamente immerse nel verde, tra alberi e prati.

Sarebbe opportuno che per questi naturisti, confinati nell’ambito del camping che li ospita, nel quale però sono offerti numerosi servizi (animazione, ristorazione, attività sportive, spettacoli, ecc.), e delle sole località limitrofe (Le Castella e l’area marina protetta di Isola Capo Rizzuto), fossero organizzate visite guidate per far loro conoscere ed apprezzare tutti i luoghi di interesse storico ed archeologico, tutte le aree naturalistiche, i prodotti tipici dell’enogastronomia e dell’artigianato dell’intera provincia, ciò può rappresentare non solo un volano per il turismo in generale ma anche una potenziale fonte di pubblicità per il territorio, considerata l’internazionalità di questa utenza.

In quest’ottica, l’Amministrazione provinciale avrebbe dovuto cogliere l’occasione del 32° congresso mondiale naturista, tenutosi nel camping “Pizzo Greco” dall’8 al 12 settembre 2010, con la partecipazione dei rappresentanti delle trenta federazioni nazionali che compongono la International NaturistFederation, per promuovere i prodotti enogastronomici del territorio con degustazioni, rilanciare l’artigianato tradizionale con esposizioni in stand e far conoscere tutti i luoghi di interesse storico, archeologico, religioso e naturalistico con escursioni guidate.

Il camping “Pizzo Greco”, che oggi è annoverato tra le eccellenze nel suo settore, è sorto, nei primi anni ’80, per l’iniziativa intraprendente, basata su un’idea originale ed innovativa in netto contrasto con la mentalità retrograda e bigotta che all’epoca caratterizzava le nostre civiltà locali, di alcuni giovani imprenditori turistici che investirono propri capitali ma, anche, passione e convinzione e che, proprio per la loro lungimiranza, meriterebbero la massima attenzione ed il necessario sostegno da parte delle istituzioni locali, in primis da parte dell’ente intermedio!

Iniziative imprenditoriali del genere, che conciliano sviluppo e tutela dell’ambiente, devono essere incoraggiate, sostenute ed accompagnate dalle istituzioni in quanto, per l’originalità e, quindi, per la conseguente maggiore capacità attrattiva verso l’utenza, possono rappresentare un punto fermo ed una base solida per avviare prima e, poi, consolidare la crescita economica e, di conseguenza, per avere ricadute occupazionali sul territorio.

Considerato che non ci può essere turismo senza un ambiente salubre, le istituzioni preposte devono contrapporsi, in tutte le modalità che la legislazione vigente in materia e la stessa ragione di difesa del territorio consentono, a quelle multinazionali che hanno l’interesse ad effettuare operazioni di trivellazione in mare, finalizzate alla ricerca ed allo sfruttamento di giacimenti petroliferi al largo della costa di Crotone, in quanto le suddette operazioni, prolungate ed intensificate nel tempo, arrecano seri danni sia alla superficie terrestre, come la subsidenza e l’erosione delle coste, che allo stesso sottosuolo marino, come le frane che possono causare maremoti, nonché ammettere al centro della propria azione amministrativa la tutela e la salvaguardia del suolo e dell’acqua, la prevenzione del dissesto idrogeologico, il monitoraggio della qualità dell’aria, la programmazione di interventi e la realizzazione di opere per la difesa del territorio, l’utilizzo delle tecnologie di trattamento e smaltimento più appropriate alla tipologia dei rifiuti.

Se, però, le suddette istituzioni non sono in grado di adempiere questo compito, del resto hanno già dato prova della loro inadempienza, allora abbiano il coraggio di mettersi da parte, favorendo così il ricambio, tanto auspicabile quanto necessario, con chi vuole veramente mettersi al servizio della cittadinanza.”