Pd, interrogazione di Magorno sul porto turistico di Diamante
Il Deputato del Pd Ernesto Magorno ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, riguardo il completamento del porto turistico di Diamante. In conclusione del testo Magorno chiede al Governo: “se il fermo dei lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante dipenda da esigenze di tutela archeologica e paesaggistica o da altre cause”.
Nel testo presentato, in premessa, il deputato ripercorre tutte le tappe della vicenda: nel 2000, la Regione Calabria ha indetto un bando di gara per l'affidamento in concessione dei “Lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante (CS) e della sua successiva gestione”. Nell'ambito del procedimento previsto dal bando di gara e dalla normativa vigente, la Regione Calabria ha convocato una Conferenza di Servizi per l'acquisizione dei pareri necessari all'esecuzione dei lavori sopra descritti.Dopo una prima riunione della Conferenza di Servizi svoltasi il 14 giugno 2002 e un successivo incontro tenutosi il 12 settembre 2002, è emerso che, tra le Amministrazioni convocate e presenti, solo la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per la Calabria aveva espresso parere negativo alla realizzazione del progetto.
Pertanto, l'Amministrazione Regionale, in data 12 settembre 2002, ha concluso la Conferenza di Servizi e ha investito la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in base al dettato dell'articolo 14-quater, comma 3, della Legge n. 241 del 1990. Considerato che i pareri favorevoli per la realizzazione dell'opera erano in maggioranza, prima di sottoporre la questione all'attenzione del Consiglio dei Ministri, si è ritenuto opportuno indire, in data 29 maggio 2003, una Conferenza di Servizi presso il Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In tale sede, al fine di ottimizzare il percorso progettuale inerente la realizzazione del porto, le Amministrazioni interessate hanno individuato e concordato linee di intervento atte a conciliare le esigenze funzionali con quelle paesaggistiche e ambientali. Di conseguenza, la Regione Calabria ha ritirato la richiesta di decisione del Consiglio dei Ministri e, nel 2004, il progetto di che trattasi, modificato e integrato, ha ricevuto il parere favorevole della Consulta Tecnica Regionale. Ma, solo nel 2009, dopo un lungo e articolato iter amministrativo e burocratico, è stato possibile procedere all'approvazione del progetto esecutivo e all'aggiudicazione definitiva dei lavori e della successiva gestione dell'opera, in favore dell'ATI ICAD s.r.l – Diamante Blu s.r.l.. I lavori – si legge ancora nell'interrogazione- , iniziati nel 2010, sono stati più volte sospesi dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria per il rinvenimento di reperti archeologici nello specchio d'acqua dell'area portuale.
Successivamente al recupero e alla rimozione del materiale archeologico, i lavori sono ripresi, ma per un breve periodo, in quanto sono stati nuovamente interrotti, in attesa dell'approvazione di una variante migliorativa delle opere in concessione. Allo stato attuale, – aggiunge Magorno - i lavori sono ancora fermi e il Comune di Diamante sta aspettando il decreto di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), relativamente al progetto di variante. In ogni incontro o tavolo tecnico tenuto, la Regione Calabria, lo stesso Assessore Regionale ai Lavori Pubblici e l'ATI ICAD s.r.l – Diamante Blu s.r.l, hanno reiteratamente assicurato che l'iter amministrativo e burocratico non presentava alcuna irregolarità e che i lavori sarebbero iniziati a breve. Infine, in data 26 ottobre 2013, si è appreso dagli organi di stampa che, a seguito dell'Interrogazione sullo stato di attuazione dei lavori del porto di Diamante, presentata in Consiglio Regionale dal Consigliere Mimmo Talarico, l'Assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, aveva dichiarato di essere stato tratto in inganno sui tempi di ripresa dei lavori, evidenziando che la causa del rallentamento dell'iter riguardante l'opera, sarebbe da imputare al mancato rilascio di alcune autorizzazioni e, in particolare, della Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.).
Diamante è una rinomata località turistica in provincia di Cosenza, – sottolinea inoltre il deputato - sita sulla costa tirrenica della Calabria e la realizzazione del porto è fondamentale per i cittadini e per lo svolgimento delle loro attività lavorative e/o per diporto. Tale infrastruttura, strategica e moderna per l'economia del territorio, rappresenta un importante volano per il decollo definitivo della città e per creare nuove opportunità di lavoro. Gli operatori del settore, che vedono a rischio il proprio avvenire, hanno bisogno di risposte veritiere, rassicuranti e risolutive su una questione che dura ormai da 14 anni e sulla quale gravano ritardi non più tollerabili.