Amendolara: “No alle Trivelle”, fissato incontro il 20 dicembre

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Inquinamento ambientale e sviluppo sostenibile. Ribadire il NO alle trivelle e definire la procedura della petizione da trasmettere al Parlamento Europeo, a Bruxelles. Una via, questa, suggerita dall’europarlamentare Aldo Patriciello, intervenuto alla conferenza stampa tenutasi ad Amendolara nel mese di ottobre. È, questo, l’obiettivo del prossimo incontro che vedrà la partecipazione di numerosi sindaci del territorio. Porteranno il loro contributo, inoltre, la professoressa Albina Colella geologa marina dell’Università di Potenza e l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri. La manifestazione sarà impreziosita anche dalla presenza dello scrittore Pino Aprile, autore di diversi saggi e dell’ultimo successo “Il Sud Puzza”. L’appuntamento è previsto per venerdì 20 alle ore 18 nella sala del Consiglio Comunale.

A darne notizia è il Sindaco Antonello Ciminelli che invita i cittadini ed il territorio a partecipare all’importante e utile momento di confronto. Nel corso dell’evento, moderato da Lenin Montesanto, sarà posta alla sottoscrizione la petizione dal mandare al Parlamento Europeo ed al presidente della commissione ambiente del Senato Altero Matteoli. Proprio con quest’ultimo, lo scorso settembre, il Primo Cittadino del Paese della Secca, insieme a una delegazione di Sindaci dell’alto ionio, ha avuto un incontro proficuo sulla questione delle trivellazioni.

Pino Aprile è di origine pugliese, ed è il celebre autore del libro “Terroni” e “Giù al Sud”. In questo suo ultimo libro “Il Sud puzza” raccoglie storie di persone che hanno deciso di non accettare più la realtà troppo spesso ignorata che si trova da Roma in giù. Al Sud aumenta il numero degli "eroi civili" impegnati a contrastare le mafie in tutte le loro declinazioni, per ricostruire un tessuto sociale sano che permetta di vivere liberi.

Questo libro è dedicato a loro e a tutti quelli che hanno deciso di liberarsi dal giogo dei ricatti e delle minacce per affermare il diritto a esistere; coloro che, per farlo, hanno dovuto spesso lavorare da soli, nell'indifferenza, e a volte anche nell'impotenza delle istituzioni. Sono cittadini qualsiasi che lentamente prendono coscienza delle proprie capacità e trovano in se stessi, ma anche nell'impegno condiviso, la fiducia per rifondare la comunità in cui vivono, lottando per il prevalere della legalità. Pino Aprile ci racconta le loro storie: storie esemplari, di gente che con coraggio e determinazione ha sfidato il potere mafioso spesso a rischio della vita, che non si è arresa di fronte alle sconfitte, ma è stata capace di insistere, molte volte con risultati clamorosi. Ne emerge il quadro di un Sud attivo e coraggioso, con una grande voglia di riscatto.