Taglio illecito di piante nella Sila crotonese, denunciati i responsabili

Crotone Cronaca

Il personale forestale della stazione di Petilia Policastro, nel corso di un servizio volto alla prevenzione e repressione di tagli furtivi di piante in aree demaniali, nel perlustrare l’area boscata in località “Cocciolo” del Comune di Cotronei, è stato richiamato da un rumore di motosega proveniente proprio dall’area boscata dove si erano verificati dei tagli illeciti in periodi precedenti.

La pattuglia nel perlustrare l’area al fine di individuare il soggetto che stesse utilizzando la motosega, lo coglieva sul fatto poco dopo, intento a depezzare due piante di cerro da poco abbattute.

Accertata la non legittimità del taglio, gli agenti ponevano sotto sequestro il materiale legnoso rinvenuto e la motosega utilizzata, denunciando il responsabile, G.A. operaio 27enne di Petilia Policastro, all’autorità giudiziaria per tentato furto, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali.

Il comprensorio boscato oggetto del taglio furtivo ricade in agro del comune di Cotronei ma è di proprietà del demanio del comune di Mesoraca.

Analogo episodio, sempre da parte personale della stazione CfS di Petilia Policastro, ha portato alla denuncia, per le stesse ipotesi di reato, di un allevatore di Petilia Policastro, G.M. di anni 43, già noto alla forestale per fatti simili.

All’allevatore è stato attribuito il taglio illecito e il trafugamento del materiale legnoso che gli agenti avevano riscontrato in un’area boscata, di alto pregio ambientale, posta in località “Manca del Ceraso” in agro e di proprietà del comune di Cotronei.

Gli agenti sono risaliti all’autore del reato a seguito una scrupolosa indagine andando a comparare i pezzi di tronco rimasti nel bosco con quelli ritrovati nell’azienda zootecnica del deferito ubicata non distante dall’area boscata oggetto del taglio furtivo.

La corrispondenza precisa delle sezioni di taglio dei pezzi di tronco comparati non faceva sorgere alcun dubbio circa la provenienza illecita del materiale, inducendo gli agenti a procedere al sequestro della legna accatastata nell’azienda e alla denuncia a piede libero del titolare.