Reggio non tace: incontro pubblico per il bene comune
"L’11 gennaio di quest’anno, il prefetto Panico, incaricato dal ministero degli Interni a ricoprire la carica di primo cittadino di questa città, rimasta senza sindaco a causa dello scioglimento del consiglio comunale per “contiguità con la ‘ndrangheta”, aprì la storica serata della prima assemblea pubblica cittadina voluta da 845 cittadini, affermando che stava per iniziare "una pagina di particolare significato della vita di una comunità". - Lo si legge in una nota del Movimento ReggioNonTace di Reggio Calabria -
Una comunità che, però è anche malata, piena di contraddizioni, con gente che continua ad essere messa sotto scacco per le prevaricazioni di chi crede che con l'arroganza, il senso di dominio sugli altri e tanti (troppi!) interessi privatistici e familistici si possano scrivere pagine di storia!
E allora noi del Movimento Reggionontace abbiamo creduto che la terna dei commissari si facesse sempre più vicina ai problemi della gente per cominciare insieme, istituzioni e cittadini, un percorso per una polis in cui partecipazione, trasparenza e legalità potessero essere pilastri su cui poggiare la ricostruzione di una città per tutti, in special modo per coloro che sono segnati nel dolore e nella fatica di tutti i giorni.
Dopo l’11 gennaio sono seguite una serie di azioni da parte nostra che andavano sempre nella stessa direzione, quella appunto di riaprire spazi di dialogo tra la gente e le istituzioni, proprio per riaffermare il diritto a riesistere e riprenderci spazi di democrazia spesse volte nel passato soffocati.
Per noi è evidente, sin dal primo momento della costituzione del movimento, che la formazione delle coscienze avviene solo nel dialogo tra istituzioni e cittadini, e il dialogo deve essere mantenuto per evitare che chi lavora nell’ombra, chi vuole perseguire interessi privati contro l’affermazione del bene comune e dei diritti degli indifesi, possa avere il sopravvento.
Venerdì 6 dicembre alla presentazione del bilancio 2013 il prefetto coordinatore della terna commissariale, Gaetano Chiusolo ha annunciato la proroga del commissariamento e ha anche detto che “il bilancio è, per un ente, un momento solenne in cui si può affermare il principio di trasparenza amministrativa nel governo della città; questo bilancio ha usato il filo solido del rigore per ricucire il tessuto amministrativo sfibrato e consunto da scelte sbagliate e fallimentari che non sono andate nell’interesse della società civile”.
Prendendo spunto da questa affermazione, ribadiamo che occorre attivare ancora di più un percorso virtuoso in cui la partecipazione di tutti i cittadini sia sempre l’unico obiettivo per non sentirsi più sudditi ma protagonisti della vita di una comunità.
Per questo i nostri passi saranno sempre all’insegna di richieste che vanno sulla linea dello stabilire le regole per gestire la cosa pubblica. Le regole devono evocare trasparenza e legalità.
E per questo non possiamo ammettere che ci siano le “solite facce” di uomini politici delle passate amministrazioni (di tutti gli schieramenti) e che magari ora occupano poltrone più prestigiose (come se l’aver contribuito significativamente al dissesto della nostra città sia un titolo da spendere per ottenere promozioni) No! Non ci stiamo a questo!!!
Per noi la politica agisce nella storia non per i ricchi, i potenti, i criminali! La politica la fa chi dona la propria vita al servizio del bene comune ! Per tutto questo come primo appuntamento, ci incontreremo nel salone dell’Istituto San Vincenzo, ingresso in via Mazzini, lunedì 16 dicembre alle ore 18."