Usura: operazione Carabinieri Cosenza, due arresti
I Carabinieri di Cosenza hanno arrestato due persone accusate di usura. I dettagli dell'operazione saranno resi noti alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sede del Comando provinciale dei carabinieri di Cosenza. (AGI)
10:41 | Alle prime luci dell’alba, a esito di una serrata attività investigativa coordinata dal Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, Francesco Cozzolino, i Carabinieri del Comando Compagnia di Cosenza hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti di altrettante persone, resesi responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione e usura.
Gli arrestati sono Massimo Del Popolo 47 anni, e il fratello Alessandro, 53 anni, cosentini, associati alla locale casa circondariale, mentre S.A., 44 anni, è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Cosenza.
I provvedimenti, emessi dal GIP del locale Tribunale, hanno inferto un duro colpo alla criminalità bruzia, assicurando alla giustizia soggetti facenti parte di una fitta rete di usurai, i quali, dal mese di marzo 2011, dopo aver ceduto in prestito somme di denaro a un piccolo imprenditore, approfittando dello stato di bisogno in cui la vittima versava, imponevano il pagamento di interessi a tassi mensili esorbitanti, prospettando continuamente gravissime minacce, anche alla presenza dei famigliari.
13.17 | Gli arrestati avrebbero perfino costretto la loro vittima, un piccolo imprenditore di Castrolibero (Cs), alle porte di Cosenza, a fuggire in un'altra città, a causa delle loro pressanti minacce e richieste di denaro, i due presunti usurai arrestati stamattina dai carabinieri. Ma, nonostante la fuga dell'imprenditore, loro avrebbero continuato a minacciare la moglie e i suoi tre figli, tra cui due minori.
E sono stati poi proprio i ragazzi a raccontare quanto accadeva ai Carabinieri. Massimo e Alessandro Del Popolo, entrambi noti alle forze dell'ordine, si erano offerti di aiutare l'imprenditore, prestandogli prima 4000 euro, poi altre somme. Ma costringendo l'imprenditore a pagare fino a 1750 euro, di soli interessi, al mese.
I dettagli sono stati forniti dal capitano Pierluigi Satriano, comandante della Compagnia dei carabinieri di Cosenza, nel corso di una conferenza stampa. L'imprenditore, che ha pagato per più di un anno, alla fine non ce l'ha fatta più. Ed è scappato fuori città. I militari iniziarono le indagini a settembre, quando furono chiamati per sedare una lite familiare tra l'uomo e la moglie. Intuirono quali potessero essere i motivi del litigio e indagarono, fino ad arrivare a scoprire la triste storia. Poi confermata dai due figli minori della coppia.