‘Ndrangheta: Lo Giudice in aula dopo cattura resta in silenzio
Nino Lo Giudice, presunto boss della omonima cosca di 'ndrangheta ed ex collaboratore di giustizia, è comparso questa mattina in udienza per la prima volta dopo la sua cattura in seguito all'allontanamento dal luogo protetto dove scontava gli arresti domiciliari. Lo Giudice è comparso al processo contro la omonima cosca, e si è avvalso della facoltà di non rispondere. In un primo momento Lo Giudice ha detto al presidente di non avere ancora nominato un difensore di fiducia.
Quando il presidente lo ha informato che gliene è stato già nominato uno d'ufficio, Lo Giudice ha avuto un breve colloquio, di circa 5 minuti, col legale, dopodiché si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nino Lo Giudice è stato catturato lo scorso 15 novembre dalla squadra mobile in un appartamento nel quartiere di Vito, nella zona nord di Reggio Calabria, in compagnia della propria moglie.
Lo Giudice era scomparso dallo scorso 3 giugno da Macerata, la località protetta dove scontava i domiciliari, e prima di scomparire aveva scritto un memoriale, poi recapitato a due avvocati reggini, nel quale ritrattava tutte le accuse. (AGI)