Coisp Calabria: svolto a Curinga, il “Gran Galà della Sicurezza di fine anno”

Catanzaro Attualità

Il sequestro e la confisca dei beni come momento cruciale per scardinare il potere malavitoso, ma anche un impegno costante e concreto per favorire lo sviluppo della sicurezza e della legalità. Mettendo insieme tutte le forze sane che possono fare rete tra Istituzioni locali, Magistratura, Forze dell’Ordine, associazionismo, scuola ed Università.

E’ stato questo il tema dominante del “Gran galà della sicurezza di fine anno”, promosso dalla Segreteria calabrese del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, con la collaborazione del Comune di Curinga, della Presidenza del Consiglio Regionale e dell’Università “Magna Graecia”. L’iniziativa si è svolta nella sala consiliare di Curinga, con un folto pubblico e alla presenza di relatori importanti che hanno affrontato e sviscerato l’argomento. La manifestazione ha avuto come momento cruciale la presentazione del libro “Le indagini economico patrimoniali nel contrasto alla criminalità organizzata”, scritto dal Tenente Colonnello Giuseppe Furciniti, comandante del Gico della Guardia di finanza di Catanzaro, e dal Maggiore Domenico Frustagli, anch’egli in servizio al Gico.

I lavori, moderati dal giornalista Simone Puccio, si sono aperti con i saluti del Sindaco, Domenico Pallaria, che ha evidenziato la situazione territoriale, chiedendo anche una maggiore attenzione per i piccoli centri che vogliono aderire ai progetti del Pon Sicurezza. Quindi, l’intervento di Domenico Michienzi, componente della Segreteria Provinciale e del Consiglio nazionale del Coisp, che ha sottolineato la decisione del Sindacato Indipendente di Polizia di tornare per la seconda volta consecutiva a Curinga. Una lettera a Babbo Natale, scritta dai Poliziotti calabresi e letta da Caterina La Vecchia, componente della Segreteria Regionale del Coisp con delega alle Pari opportunità, ha affrontato i tanti problemi con cui gli operatori delle forze dell’ordine sono costretti a fare i conti ogni giorno. Dai mezzi vetusti e non sufficienti alla carenza di personale.

Al presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, è spettato il compito di tracciare l’impegno della politica nella lotta alla criminalità organizzata. “Per sconfiggere la mafia bisogna puntare sulle scuole, sulla conoscenza e sulla formazione – ha detto – ma la mafia si combatte anche con l’antimafia sociale, con la Chiesa che deve fare la sua parte e con la politica che adesso non ha le carte in regola sul tema del contrasto alla ‘ndrangheta”.

Temi ripresi anche dal Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, che si è soffermato sulla valenza che i sequestri e le confische dei beni hanno nel contrasto alla criminalità organizzata, sottolineando lo sforzo della politica su questi temi, anche grazie all’autoregolamentazione che il Consiglio regionale ha intrapreso e ha sollecitato alle forze politiche.

L’introduzione alla presentazione del libro è stata affidata ad Antonio Viscomi, professore ordinario dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, che ha ripreso le parole del presidente della Corte Costituzionale, Alfonso Quaranta, che nella prefazione del volume ne ha sottolineato la valenza. Viscomi ha anche ricordato le finalità del Coisp rispetto alla promozione di eventi sul territorio, sostenendo la necessità di amare la propria terra per vivere in condizioni migliori e per contrastare la criminalità.

E’ stato, poi, il Sostituto Procuratore Generale della Corte d’Appello di Catanzaro, Marisa Manzini, a tracciare gli elementi fondanti del contrasto alla ‘ndrangheta, ricordando la necessità di parlare alle nuove generazioni, di fare rete tra le istituzioni, ma anche di legare alle parole i comportamenti reali. “Forse – ha detto Manzini – troppe volte le istituzioni hanno affidato i soldi per le iniziative di contrasto alla criminalità ad associazioni ed enti che poi li hanno spesi diversamente, per questo occorre una maggiore attenzione in queste scelte”. Il Sostituto Procuratore Generale ha anche ricordato come “il gap che separa il numero di beni sequestrati da quelli poi confiscati è notevole anche perché occorre affrontare meglio la fase delle indagini, per questo è importante avere un testo che metta insieme tutte le leggi esistenti in materia”.

I contenuti del libro sono stati presentati dall’autore, il Tenente Colonnello Furciniti, che ha avuto anche l’occasione per illustrare il suo lavoro nel paese in cui è nato e dove vivono i suoi congiunti. L’ufficiale della Guardia di finanza ha evidenziato che “il libro non è un romanzo o un’opera come “Gomorra” di Saviano, questo è un volume tecnico, rivolto ad esperti della materia, con il quale abbiamo voluto raccogliere le esperienze maturate sul campo, ma anche tutte le normative che regolamentano le indagini economico patrimoniali”.

Nel corso del successivo scambio di auguri che si è svolto nel ristorante “L’Eremo”, il Segretario Regionale del Coisp, Giuseppe Brugnano, ha anche annunciato la nascita nei prossimi mesi dell’associazione “Amici del Coisp”, che avrà l’obiettivo di allargare la rete sul territorio anche a personalità che non appartengono alla Polizia di Stato ma che possono offrire un contributo per raggiungere le finalità dell’associazione.