Giovani Democratici: in campo un Forum Donne Gd Calabria
L’organizzazione regionale dei Giovani Democratici calabresi mette in campo un Forum Donne Gd Calabria, convocato ieri nella sede del PD Calabria, fortemente voluto dal segretario Mario Valente e dal responsabile regionale Politiche di Genere Serena Corti. Molto partecipato da giovani donne di tutte le provincie calabresi e alla presenza di Tonia Stumpo, membro della Conferenza Nazionale Donne PD.
"Il forum tematico – spiega una nota dei Giovani Democratici Calabria - nasce come luogo di elaborazione delle politiche di genere, di promozione e pluralismo culturale e come strumento di sensibilizzazione e di recepimento delle istanze delle donne e delle giovani calabresi.
Gli obiettivi primari del Forum sono: rafforzare la rete tra le donne e le giovani democratiche calabresi, favorire la circolazione di informazioni, sollecitare la partecipazione delle donne alla vita politica attiva e stimolare il confronto con il territorio, e all’interno dello stesso partito, sui temi prioritari della politica di genere.
Il Forum Donne Gd Calabria, intende affrontare, soprattutto, tre importanti aspetti della condizione della donna calabrese. In primis, l’occupazione femminile. Secondo i dati rilevati, in Calabria lavora il 29,7% delle donne. Un dato dal quale emerge che, per la donna calabrese, lavorare è un’eccezione, se consideriamo i dati nazionali che indicano che il 46,9% delle donne italiane lavora, e ancor di più se consideriamo che il tasso di occupazione femminile fissato come obiettivo di Lisbona è del 60%. La via maestra è creare lavoro per le donne attraverso l’implementazione di servizi pubblici adeguati alle famiglie, certamente la via più celere per favorire lo sviluppo economico della nostra Regione.
Secondo aspetto è la democrazia paritaria, che deve necessariamente ricevere una piena attuazione anche attraverso l’approvazione di una legge regionale elettorale che preveda una doppia preferenza di genere. Sviluppare in tal senso la tematica della democrazia paritaria permetterebbe non una rivendicazione di spazi al femminile, ma un riequilibrio della rappresentanza di genere, oltre che un cambiamento culturale foriero di scelte più giuste e opportune per tutti.
Infine, la violenza di genere, inteso come una manifestazione brutale della diseguaglianza, che spesso si manifesta nell’ambito delle relazioni di coppia, negando libertà e autodeterminazione delle donne, tendendo a relegarle nelle case, senza autonomia finanziaria, senza una rete di servizi adatti a un effettivo processo di crescita, sarà un tema centrale della nostra discussione. La sensibilizzazione verso una cultura della non violenza deve volgersi allo sviluppo del potenziale femminile, visto come contributo alla crescita della società stessa.
La vera scommessa del Forum è il rinnovo della classe dirigente nel nostro territorio. Rinnovo che ci viene chiesto a gran voce dalla società e che necessariamente deve, oggi, passare per una democrazia più inclusiva e più aperta alle istanze della società femminile. Siamo fortemente convinte che una maggiore presenza di donne nelle istituzioni sarà sicuramente sintomo di una maggiore sensibilità e attenzione verso le politiche di genere."