Aggressione e tentato omicidio a commercianti reggini, due arresti
Due pregiudicati ritenuti responsabili del tentato omicidio di due commercianti e del reato di porto e detenzione abusiva di armi sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria diretta dal primo dirigente GennaroSemeraro. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica e che ha portato stamani all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, è partita dall’aggressione ai due commercianti, avvenuta il 10 marzo del 2012.
h 11:44 | All'origine della vicenda sarebbe stato il mancato pagamento del corrispettivo stabilito per la vendita di una motocicletta. L’operazione di questa mattina della Squadra Mobile di Reggio Calabria ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonino Pricoco, di 40 anni, e Gioele Carmelo Mangiola, di 29, entrambi reggini, pregiudicati, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del duplice tentato omicidio di F.N. e F.B., avvenuto il 10 marzo 2012. Le vittime erano soci di un negozio di ortofrutta denominato “Global Frutta”e furono bersaglio dei proiettili calibro 9x21 esplosi a bordo di uno scooter dai due arrestati con due pistole.
La discussione era partita il giorno prima, quando i due aggressori avrebbero preso a schiaffi e pugni G.N., il compratore della moto venduta dallo stesso Pricoco, nonché fratello di F.N., reclamando il pagamento. Come risposta il giorno dopo i familiari di F.N. si sarebbero recati in massa all'abitazione di Pricoco inveendo minacciosamente al cospetto delle donne.
La stessa sera la spedizione punitiva presso il negozio di ortofrutta a bordo dello scooter, armati di due pistole che fortunatamente si sono inceppate. Nonostante la mancata collaborazione delle vittime, gli investigatori della Mobile, diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro, sono riusciti in oltre un anno di indagine a ricostruire l'intera vicenda. Le relative risultanze investigative sono state interamente accolte, sia dal P.M. ,titolare dell’indagine, che dal GIP presso il locale Tribunale, e poste alla base dell’odierno provvedimento restrittivo. Gli indagati, dopo le formalità di rito, sono stati ristretti presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’A.G.