Lsu-lpu, Rossano: ennesimo appello di Antoniotti a Scopelliti

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“Vertenza lavoratori socialmente utili e pubblica utilità, urgono soluzioni immediate e risposte concrete e risolutive. Questa situazione è diventata uno stillicidio sia per i dipendenti che per i sindaci che, quotidianamente, sono costretti a recepire le giuste proteste degli stessi lavoratori e, soprattutto, a cercare soluzioni economiche che possano garantire il loro sussidio mensile.

La Regione Calabria si faccia carico di questa problematica affinché venga risolta al più presto e mantenga fede agli impegni assunti in sede di concertazione con i sindacati, in cui si era stabilito che sarebbero state corrisposte due delle tre mensilità mancanti, relativamente all’anno 2013, entro dicembre scorso ed una entro la prima decade di gennaio 2014.

- Questo l’ennesimo appello del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti che stamani ha inoltrato una missiva al Presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti e all’assessore regionale al lavoro e formazione, Nazzareno Salerno.-

Il Comune di Rossano ha un bacino di precariato consistente – afferma il Sindaco - riconducibile ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, per un totale di 150 unità. Questi stessi dipendenti hanno comunicato che inizieranno l’ennesimo stato di agitazione ad oltranza, ai fini della corresponsione delle tre mensilità pregresse relative all’anno 2013 che ammontano a circa 280mila euro.

Questo stato di agitazione consegue al mancato rispetto degli impegni presi dalla Regione Calabria in sede di concertazione con i sindacati e dopo l’incontro a Reggio Calabria con i Sindaci dei Comuni interessati. Sede in cui era stato stabilito che sarebbero state corrisposte, delle tre mensilità mancanti relativamente al 2013, due entro dicembre dello scorso anno ed una entro la prima decade di gennaio 2014.

Niente di tutto questo è avvenuto. Pertanto - conclude Antoniotti - l’Amministrazione Comunale di Rossano dà pieno sostegno ai lavoratori precari e invita la Regione Calabria a voler mantenere gli impegni presi, al fine di scongiurare assenze dal lavoro di questi operatori, che metterebbe a grave rischio i servizi essenziali da assicurare alla cittadinanza.”