Lamezia, Di Matteo (CasaPound): commercianti ambulanti ancora bistrattati

Catanzaro Attualità

"Ancora bistrattati gli ambulanti dell’area mercatale Lucchino. Nonostante abbiano pagato regolarmente l'annuale contributo per l'occupazione di suolo pubblico, oggi sono stati costretti a chiudere anticipatamente le loro bancarelle. A pagarne le spese delle lentezze burocratiche, sono come sempre i cittadini”. A dichiararlo è Paolo Di Matteo, esponente lametino di CasaPound Italia.

“Dopo tre settimane – afferma Di Matteo - in cui gli ambulanti sono stati spostati nell'area parcheggio, rimasta peraltro inutilizzabile, dal settore attività produttive del comune era giunto il via libera per l’utilizzo della zona A dell’area. A conferma di quanto detto, oltre la testimonianza di tutti i presenti, c'è il fatto stesso che oggi tutti i commercianti, certi dell'accordo raggiunto, si sono puntualmente presentati sul posto. Intono alle 8 del mattino, la Polizia Municipale ha comunicato ai commercianti, che l’autorizzazione in questione non era pervenuta al comando e quindi risultavano abusivi. Ciò ha indotto molti fra loro a cessare l'attività, con grave disagio economico tanto per chi rimanendo ha ricevuto la contravvenzione quanto per chi rimanendo ha ricevuto la contravvenzione quanto per chi è rimasto con il camion carico di merce invenduta, senza considerare il mancato servizio nei confronti della cittadinanza”.

"Per colpa delle solite lentezze burocratiche - ha aggiunto Di Matteo - e dello scarica tra gli uffici comunali, non è accettabile che a farne le spese siano i lavoratori e la già difficile economia locale. Invece che essere multati, questi commercianti avrebbero addirittura diritto a un risarcimento e, invece, ciò che si ritrovano ad affrontare è il silenzio delle istituzioni che antepongono un timbro sul foglio ai problemi concreti dei cittadini e dei lavoratori, dal momento che anche nello spazio temporaneamente assegnato oggi sarebbero stati abusivi e avrebbero quindi dovuto rinunciare a lavorare per colpe non proprie".