Food, cresce attenzione in studenti calabresi
La Calabria guarda con attenzione al management del food e pensa seriamente al “ritorno alla terra”. È in atto una piccola, lenta, ma tangibile rivoluzione culturale che investe ed investirà sempre di più l’importanza del cibo e delle produzioni locali. L’agricoltura inizia ad essere interpretata come via d’uscita, personale e sociale, dalla crisi attuale e, soprattutto, come premessa verso un diverso sviluppo sostenibile nei prossimi anni. Si registra una inversione di tendenza evidente rispetto al passato, soprattutto tra i più giovani. C’è più attenzione e curiosità verso il food, anche nella scelta dei propri studi universitari. Quello gastronomico, attualmente in Italia, sembra essere l’unico comparto che non conosce crisi. E gli studenti, anche quelli figli di una regione che ha conosciuto l’abbandono delle terre per l’emigrazione universitaria, pare ne stiano prendendo finalmente atto!
Leggiamo così il grande successo fatto registrare dalla partecipazione, per la prima volta, della famosa Università di Scienze Gastronomiche (UNISG) di Pollenzo BRA (Cn) a OrientaCalabria, la prima edizione della fiera dell’Associazione Aster sull’orientamento universitario e professionale e che ha ospitato circa 7000 visite giornaliere. – L’UNISG, l’Ateneo fondato da Slow Food, presente all’evento tenutosi a Lamezia, al Parco Peppino Impastato, ha suscitato grandi curiosità e interesse tra studenti e docenti.
Continuano a crescere le adesioni: fino ad oggi, oltre 1600 studenti da oltre 60 nazioni hanno frequentato il prestigioso ateneo promosso da Slow Food. “Cultura del cibo, la Calabria oltre che essere una meta per turisti internazionali è regione ricca di prodotti agricoli e tradizioni culinarie. Si racchiude in questo elemento, tra gli altri, la presenza dell’Unisg a OrientaCalabria. I visitatori – dichiarano Franca Chiarle e Alessandra Abbona, presenti nello stand UNISG a Lamezia – hanno ben compreso la filosofia e gli obiettivi dell’Università e hanno dedicato tempo a attenzione per conoscere tutte le attività dell’offerta didattica. Numerosi sono stati gli istituti di istruzione superiore con i quali ci siamo confrontati.”
Nell’aprile dello scorso anno la Calabria è stata protagonista e destinataria del viaggio didattico di una delegazione di studentesse dell’Unisg, partecipanti al Master Food Culture and Communications. Lo stage faceva parte di un programma che ha visto contemporaneamente tre gruppi, per un totale di 28 studenti, “viaggi-attori” nella nostra regione, accompagnati dalle Condotte Slow Food Sibaritide-Pollino, Soverato e Catanzaro avvalendosi anche del coinvolgimento di comuni e aziende.
L’Università di Scienze Gastronomiche, nata nel 2004, è un ateneo privato legalmente riconosciuta. L’attività didattica si svolge a Pollenzo, Bra (CN), dove sono attivi il corso di Laurea triennale in Scienze Gastronomiche, il corso di Laurea magistrale in Promozione e Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico e, il Master annuale in Food Culture and Communications articolato in quattro indirizzi: Human Ecology and Sustainability, in Food, Place, and Identity e in Media, Representations, and High-Quality Food), i Corsi di Alto Apprendistato per diventare artigiani d’eccellenza e il Corso Avanzato di Cucina Italiana di Qualità. Le piccole dimensioni, lo stretto rapporto docente-studente, l’approccio multidisciplinare alla scienza gastronomica, i viaggi didattici in Italia e nel mondo e il legame costruttivo con aziende e istituzioni d’eccellenza del settore agro-alimentare, sono fattori importanti per la formazione dei propri laureati. L’Università crea una nuova figura professionale, il gastronomo, capace di operare nella produzione, distribuzione, promozione e comunicazione dell’agroalimentare di qualità.