Energia: Codacons presenta esposto in Calabria
A seguito dell’allarme lanciato ieri dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas in merito ai sospetti di traslazione della Robin Tax sulle bollette energetiche delle famiglie, il Codacons ha inviato oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, chiedendo di indagare sulle società energetiche operanti in Calabria alla luce di quanto emerso nella relazione dell’Autorità.
“In merito alla Robin Tax, vale a dire l'addizionale Ires imposta alle imprese energetiche, la normativa vigente prevede divieto di traslare l'onere della maggiorazione d'imposta sui prezzi al consumo con conseguenti illeciti a danno degli utenti – scrive il Codacons nell’esposto - Dall'analisi dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas emerge al contrario che, per l’anno 2011, è possibile che 144 società energetiche abbiano traslato in bolletta, violando la legge, la Robin tax o parte di essa. Per l'intero 2010 i sospetti sono su 73 società”.
“La conseguenza di tale situazione è che, qualora fosse accertato quanto contenuto nelle relazioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, ovvero la traslazione dell’addizionale Ires sui consumatori con un pesante svantaggio economico a carico degli stessi, vi sarebbero evidenti violazioni della normativa vigente che impone il divieto di traslare l'onere della maggiorazione d'imposta sui prezzi al consumo con conseguenti illeciti a danno degli utenti. Eventuali maggiori introiti legati alla violazione delle norme vigenti – si legge ancora nell’esposto - configurerebbero infatti un ingiusto guadagno per le società energetiche, e un chiaro danno economico per i consumatori”.
Il Codacons ha dunque chiesto alle Procure di aprire una indagine per accertare se le società dell’energia operanti sul territorio di rispettiva competenza abbiano violato le disposizioni vigenti addebitando in bolletta la Robin Tax, scaricando quindi i maggiori oneri a loro carico sulle famiglie della regione. L’associazione annuncia inoltre fin da ora l’intenzione di avviare una class action contro le aziende dell’energia nel caso in cui i sospetti dell’Autorità dovessero trovare conferma.