Il Sindaco Occhiuto e la raccolta differenziata: “A Cosenza al 70% entro l’estate”
Il corretto smaltimento dei rifiuti è uno dei problemi centrali dei nostri tempi. In ballo vi sono una buona qualità della vita, l’igiene delle città, ma soprattutto la salute ed il futuro delle persone.
Ben consapevole di tutto questo, il Sindaco Mario Occhiuto dedica l’80 per cento del proprio tempo proprio alla realizzazione di una raccolta differenziata che metta Cosenza al livello delle città del nord più avanzate. Con tenacia e incurante di qualche malumore, Occhiuto percorre questa strada con sempre maggiore determinazione, convinto che proprio da qui possa partire un circolo virtuoso utile a raggiungere un obiettivo ancora più alto, creare cioè una coscienza civica di base spendibile su ogni altro aspetto della vita civile.
Di tutto questo il Sindaco ha parlato al Rotary Club Cosenza Nord, ieri sera all’Italiana Hotels, introdotto dal Presidente Tonino Bove, anch’egli particolarmente sensibile alla tematica, alla quale aveva già riservato un incontro don il dr. Ezio Zarro lo scorso mese di novembre.
Il Sindaco ha illustrato lo stato dell’arte e gli obiettivi per i prossimi mesi, partendo dalla situazione disastrosa che vede la Calabria ultima regione in Italia quanto a volume di raccolta differenziata.
“Negli ultimi quindici anni in Calabria si è speso 1 miliardo di euro per lo smaltimento dei rifiuti, ma senza arrivare a risultati che evitassero la continua emergenza. – Afferma Occhiuto - Finora si è privilegiato il metodo della raccolta indifferenziata e del conferimento in discarica, quello più inquinante. Ci ritroviamo oggi con due inceneritori non funzionanti e un’unica discarica, a Pianopoli, ormai quasi esausta. Eppure il volume di rifiuti dell’intera regione non supera le 2.000 tonnellate al giorno, più o meno quanto una città come Roma. In queste condizioni non dovrebbe essere difficile programmare un buon servizio.”
Ma se la Regione ancora annaspa, a Cosenza si fa sul serio.
Occhiuto ribadisce che l’unica strada percorribile è quella che lui ha scelto per la sua città, per due motivi principali: riduce drasticamente l’indifferenziata e, quindi, i volumi dei rifiuti da interrare o bruciare; permette il riciclo o il riuso di materiali ancora utili dopo il primo uso.
Il capoluogo bruzio ha iniziato da circa un anno e si trova già ad un onorevole 40% di raccolta differenziata, ma l’obiettivo, già entro l’estate, è un ben più ambizioso 70%.
“Ce la faremo –assicura il Sindaco- perché, dopo essere riusciti a formare adeguatamente gli operatori che gestiscono il servizio, constatiamo che i cittadini, dopo una iniziale diffidenza, hanno capito e collaborano sempre di più”. Non ancora tutti, però, tant’è che il Comune ha dovuto destinare una squadra di vigili urbani ad effettuare controlli continui volti a prevenire e – dove occorra- reprimere con multe anche molto salate il fenomeno della trasmigrazione dei rifiuti come anche la pessima abitudine di gettare i sacchetti di indifferenziata dove capita creando vere e proprie mini-discariche abusive.
Tornando alla differenziata “La bontà del servizio porta a porta è innegabile –ribadisce il Sindaco- in quanto permette già a monte una più capillare selezione e quindi una migliore qualità dei materiali che vengono conferiti nei centri di raccolta.”
Di centri-isole ecologiche il Comune ne ha già progettati tre in città ed uno a Donnici, quest’ultimo però, avversato da parte della popolazione.
“Bisogna comprendere che un Centro di raccolta -ha detto il Sindaco -è esattamente il contrario di una discarica. E’ piuttosto un contenitore, con diverse linee, dove il cittadino può andare personalmente a qualsiasi ora a conferire i rifiuti secchi, come materiali di risulta, olii esausti, pile scariche, ingombranti, pneumatici e tanto altro ancora, e, addirittura, ricavarne un guadagno, come già accade in tante città del Nord e d’Europa. L’organico, invece, finisce nei compostatori che frazionano i rifiuti e ne ricavano concimi utili per l’agricoltura.”
“Non illudiamoci –ha concluso il Sindaco- i rifiuti non si distruggono da soli e ogni impianto di incenerimento, sia pure presentato come “di ultimissima generazione”, è in realtà inquinante. Dunque, bisogna spingere l’acceleratore su riciclo e riuso dei materiali.”
A dimostrazione di quanto si possa realizzare anche di esteticamente gradevole con materiali solo in apparenza ormai da buttare, è intervenuta alla serata Deborah Falcone, Presidente dell’Associazione Artes Mundi e autrice del progetto RiciCrea, che ha messo in mostra gioielli ed altri oggetti frutto di riciclaggio, provenienti dal suo Temporary store di corso Telesio.
Molto partecipato il dibattito che è stato concluso dall’Assistente del Governatore Giancarlo Principato.