Strage di Cassano. Bindi: la Commissione antimafia tornerà in Calabria

Cosenza Cronaca
L'auto data alle fiamme con i corpi delle tre vittime

"La Commissione Antimafia tornerà in Calabria quanto prima”. Questa la risposta di Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia, alla lettera aperta indirizzatale dalla Cgil. La Bindi afferma inoltre che aveva “già previsto di proporre all'ufficio di Presidenza” del prossimo mercoledì una nuova missione per testimoniare solidarietà ai cittadini di Cassano allo Jonio e la determinazione ad assicurare una risposta delle Istituzioni “all'altezza della estrema gravità della situazione in quel territorio".

L’atroce delitto, con cui è stata stroncata la vita, il 19 gennaio scorso, di un bimbo di tre anni “richiede - prosegue la Bindi - un intervento immediato e preparare al meglio la nostra visita è necessario acquisire tutti gli elementi che possano servire a mettere a fuoco il contesto e i peculiari problemi di quella zona”. Anche il presidente della Commissione Antimafia vuole proporre un ciclo di audizioni per ascoltare insieme alla Cgil calabrese, e più in particolare quella di Castrovillari, tutti gli altri soggetti, istituzionali e non, presenti sul territorio.

ESEGUITA L'AUTOPSIA SUI CORPI DELLE TRE VITTIME

Nel pomeriggio di oggi è stata intanto eseguita l'autopsia sui resti delle tre vittime. L'esame è avvenuto nell'obitorio dell'ospedale di Castrovillari ed è stato esguito da Arcangelo Fonti e Vannio Vercillo, i due medici legali nominati dalla Dda di Catanzaro: i risultati sarnno resi noti tra 60 giorni.

"DIRITTI CIVILI" FA VISITA AI FAMILIARI DEL PICCOLO COCÒ

Inoltre, Franco Corbelli del Movimento Diritti Civili, nel pomeriggio di oggi si è recato nella casa famiglia che ospita le due sorelline, i tre cuginetti, i due zii del piccolo Cocò, il bimbo vittima dell'omicidio che Corbelli ha aiutato per un anno. "Ho voluto incontrare subito questa sfortunata famiglia - ha affermato Corbelli - abbracciare, fare un piccolo regalo e una promessa ai bambini: che li continuerò sempre ad aiutare, insieme ai loro genitori. Ne esco profondamente colpito e commosso. Quelle scene dei bambini tutti insieme aggrappati a Simona e a Roberto Pavone (il marito di Simona, ndr.), che non li lascia un istante, colpisce al cuore. Così come addolora terribilmente e provoca una grandissima rabbia pensare che manca solo il piccolo Cocò che poteva e doveva invece stare con loro, con le sorelline e i cuginetti".