Brevi di cronaca nel reggino

Reggio Calabria Cronaca

A Gioiosa Jonica i carabinieri della Compagnia - Aliquota Radiomobile – di Roccella Jonica, hanno tratto in arresto, in flagranza, di reato per evasione: M.S., di 43 43, sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione. L'uomo è stato rintracciato, all’interno del bar denominato “A.Z.”.

A Casignana i carabinieri della stazione di Caraffa del Bianco (RC), hanno tratto arresto in flagranza di reato per porto abusivo di armi: M.V., di 65 anni. Militari, liberi dal servizio, a diporto ed in abiti civili, dopo aver setito colpi di arma da fuoco provenire da una zona a ridosso del centro abitato, hanno sorpreso l'uomo durante una battuta di caccia con un fucile Zanoletti cal.20, legalmente detenuto, ma privo di licenza di porto di fucile per uso caccia poiché revocata dal Questore di Reggio Calabria il 29 gennaio 2007, nonché di 7 cartucce dello stesso calibro, sequestrati.

A Gioiosa Ionica i carabinieri della Stazione di Gioiosa Jonica, hanno deferito in stato di libertà U.C., di 28 anni. Lo stesso, mentre era sottoposto a controllo, nell’ambito di attività finalizzata al sequestro amministrativo di veicoli privi di copertura assicurativa, ha aggredito verbalmente i militari operanti, pronunciando frasi minacciose nei loro confronti.

A Reggio Calabria, i carabinieri della Stazione di Catona, hanno tratto in arresto in esecuzione di un provvedimento di pene concorrenti e ordine di carcerazione nei confronti di M.N., di 53 anni. L'uomo deve espiare la pena di anni 3 e giorni 10, perché riconosciuto colpevole di numerosi delitti contro il patrimonio e di violazioni alle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale.

A Cittanova, durante una battuta di caccia in località Campicciolo, agro del Comune di Cittanova, Z.A., di 45 anni e Z.N., di 59 anni, sono stti avvicinati da quattro persone con volto travisato da passamontagna, armate di due pistole e due fucili e, sotto la minaccia delle armi, si facevano consegnare: un fucile semi-automatico marca Benelli, modello 121 Vittoria Espana; un fucile semi-automatico marca beretta calibro 12, modello a302. I malfattori, recuperate le armi, si davano alla fuga in direzione Molochio.