Anmil Crotone, no alle prestazioni infortunistiche in base al reddito

Crotone Attualità

E’ iniziato il conto alla rovescia per la piena operatività del nuovo regolamento ISEE, di cui è stato pubblicato il 24 gennaio in Gazzetta Ufficiale il D.p.c.m. 159/2013, ovvero il provvedimento che ha dato vita al nuovo strumento in vigore dall’8 febbraio. Da tale data scattano i 120 giorni per completare l’iter attuativo.

“Resta forte il rammarico di oltre 900.000 vittime del lavoro che, a causa di un provvedimento iniquo e contrario ai principi di solidarietà e assistenza sociale che hanno dato vita all’assicurazione sugli infortuni e le malattie professionali, fa passare un messaggio a dire poco pericoloso – commenta il PresidenteDe Marco Giovanni Battista – in quanto, includendo nel calcolo dell’indicatore ISEE anche le prestazioni infortunistiche e quelle assistenziali, contraddice la natura delle rendite erogate dall’INAIL che sono a risarcimento di un danno e non un 'sostegno' previdenziale”.

Durante tutto il periodo in cui ci si è confrontati in merito nelle varie sedi istituzionali, l’ANMIL ha sempre fermamente osteggiato l’entrata in vigore del provvedimento affinché non fosse utilizzato dal Governo per operare un taglio della spesa sociale, ma purtroppo non siamo stati ascoltati.

“La superficialità di una politica che per i propri interessi, tende a fare di tutta l’erba un fascio, è oggi più che mai evidente – spiega De Marco - anche alla luce del previsto recupero, peraltro parziale, del danno economico causato dall’introduzione, nel regolamento ISEE, di un complicato ed intricato sistema di calcolo fatto di franchigie la cui concreta attuazione sarà tutta da verificare, ma che avrà comunque avviato la preoccupante erosione di un principio base riguardante la natura del sistema assicurativo”.

“A questo punto – conclude il Presidente dell’ANMIL – la nostra Associazione continuerà a contrastare con il massimo vigore tale tendenza, proseguendo nella sua battaglia e proponendo tutte le possibili impugnative nelle sedi giurisdizionali opportune”.