Farmacie: Catanzaro, Federfarma conferma serrata per il 7
Federfarma Catanzaro, "considerato il perdurare inadempimento della ASP conferma lo stato di agitazione delle farmacie nella forma della giornata di chiusura del 7 febbraio prossimo, secondo le modalità già annunciate". Lo ha detto stamane ai giornalisti il Presidente dell'associazione dei farmacisti, Vincenzo Defilippo.
"Tre settimane or sono, rispondendo al dott. Mancuso, - ha spiegato Defilippo - abbiamo denunziato, dati alla mano, la insostenibilita' dei cronici ritardi dei pagamenti delle ricette osservati dalla ASP di Catanzaro e, allo stesso tempo, accogliendo la disponibilità manifestata dallo stesso Direttore Generale, ha sollecitato l'apertura di un tavolo di confronto per discutere e risolvere le problematiche che impediscono alle farmacie di lavorare come vorrebbero per il bene della collettività.
Volendo garantire ai cittadini della provincia di Catanzaro uno standard assistenziale non inferiore a quello di nessun altro cittadino italiano, abbiamo piu' volte ricordato - ha detto poi - che la mancata collaborazione del Direttore Generale avrebbe condotto le farmacie ad attuare il preannunciato sciopero del 7 febbraio".
Defilippo ha sottolineato che mancano oramai dieci giorni allo sciopero "e non solo non è arrivato dal dott. Mancuso - ha detto - nessun invito nemmeno ad un incontro informale, ma si stanno accumulando nuovi ritardi dei pagamenti. Tre settimane or sono abbiamo detto che non c'era più tempo da perdere e che si doveva passare subito dalle chiacchiere ai fatti: le farmacie sono, da tempo, pronte, ma il dott. Mancuso dov'è?".
L'Accordo ASP-Regione-Federfarma Catanzaro del 16 novembre 2011, ha detto ancora, "stabiliva il pagamento delle ricette con non più di due mesi di ritardo rispetto a quanto previsto dalla legge. Impegno che l'ASP aveva assunto e che i farmacisti - ha sottolineato - avevano accordato con il consueto senso di responsabilità non riuscendo a far fronte agli obblighi e alle scadenze di legge.
Il pagamento di una sola mensilità delle quattro ad oggi maturate non corrisponde nemmeno lontanamente alle legittime aspettative delle farmacie che, inoltre, - ha fatto rilevare Defilippo - hanno visto cadere nel vuoto ripetute richieste di incontro, formulate per tentare di affrontare e risolvere congiuntamente le gravi problematiche del settore, ivi compreso il servizio CUP".