Istituzioni, precariato e tutela del territorio, Tomaino (Uil): serve politica nuova
“Le varie azioni di protesta, che quotidianamente prendono forma nella provincia di Crotone, sono gli effetti prodotti dal rapporto instaurato tra istituzioni e cittadini". È quanto afferma in una nota Fabio Tomaino, segretario Confederale UIL. Crotone che aggiunge: "È pur vero che le condizioni in cui vive la provincia di Crotone, non è estranea ad una crisi, nazionale ma anche europea, che assume caratteristiche del tutto drammatiche. Ma in questa visione tragica della vita, esistono realtà in cui l’azione congiunta della società civile e del mondo dell’associazionismo, rappresentati dignitosamente dalle classe politica, si proietta verso prospettive di ripresa e quindi di sviluppo, che quasi sempre passano dalla crescita occupazionale. Ma questo significa guardare oltre la punta del proprio naso, tutti e nessuno escluso, a partire dall’apparato politico-istituzionale, dal mondo dell’associazionismo, senza escludere la società civile; prendendo coscienza che è giunto il momento per tutti di rinunciare a qualcosa, a partire dalla politica che deve svestirsi di ogni appartenenza, mettendo da parte quindi ogni colore politico e avviando un’azione protesa alla cura del territorio che si rappresenta".
"Purtroppo - continua Tomaino - questa presa di coscienza è poco ravvisabile nella classe politico-istituzionale della provincia di Crotone, dove, “la bonifica” è l’esempio più evidente, di quanto non si sia in grado di tutelare neanche la salute dei cittadini. Ma non solo non si riesce a far partire il processo di bonifica, ma non si capisce in che termini verrà fatta e quali siano le reali garanzie, creando confusione e disagio nella popolazione, che spesso esasperata, intraprende iniziative anche individuali, in quanto priva di una guida istituzionale, che invece, dovrebbe capitanare la battaglia di “riscatto” contro l’ENI."
"Ma fino a quando prevarrà questo stato di inerzia politica - aggiunge il segretario Uil - non solo si allontanerà sempre più qualunque ipotesi di sviluppo, ma aumenteranno rapidamente le forme di dissenso e di protesta, che quasi sempre esprimono un disagio sociale ed una carenza istituzionale. Oggi tocca ad una delegazione di lavoratori in mobilità della provincia di Crotone, che dopo una serie di iniziative di sensibilizzazione a livello locale, dalle ore 10.00, terranno un sit innanzi l’assessorato al lavoro della Regione Calabria, per chiedere chiarezza e trasparenza sulla tempistica di erogazione dei sussidi, considerato che vi sono lavoratori che non si pagano da giugno 2013 e tanti altri che invece nel 2013 non si sono mai pagati; un'azione quindi, sostenuta dalla UIL di Crotone, che aiuti a capire, con estrema chiarezza, quali sono le prospettive, ma anche conoscere le azioni che intende mettere in campo la regione Calabria, anche attraverso le “politiche attive del lavoro”, per dare una risposta ad uno spicchio di precariato importante e non solo in termini assistenziali ma anche occupazionali".
"Le problematiche e i disagi dei lavoratori di pubblica utilità - aggiunge Tomaino - piuttosto che quelli socialmente utili, i cassintegrati e i lavoratori in mobilità, senza dimenticare mai i disoccupati, devono interessare necessariamente tutta la classe politico-istituzionale, ma non possono non cogliere l’attenzione di tutto il sindacato confederale, che deve prendere spunto dalle iniziative come quella di domani, per organizzare una grande manifestazione sul lavoro, che metta al centro delle rivendicazioni, una politica che scongiuri sempre più le logiche assistenziali, che orienti le somme a favore di nuove attività produttive e aiuti reali alle imprese, favorendo la crescita occupazionale e finalmente l’aumento dei consumi".
"Cominciamo da Crotone - conclude - a fare un salto culturale importante, con una politica nuova e più vicina ai cittadini, meno clientelare e più competente, un mondo dell’associazionismo più evoluto e meno conservatore, diamo dimostrazione, una volta per tutte, di essere legati a questa terra e occupiamoci, tutti assieme, delle sue emergenze, quali bonifica, rifiuti, aeroporto e lavoro.”