Sanità, Pacenza: “Lo sblocco del turnover è cosa non più rinviabile”
“Ormai c’è poco più da focalizzare rispetto alle tante audizioni che la Commissione Sanità sta compiendo negli ultimi due mesi tra dirigenti delle Asp, del dipartimento Salute, nonché tra le numerose associazioni di tutela del cittadino interpellate: lo sblocco del turnover è cosa non più rinviabile per garantire i Livelli d’assistenza al malato”.
Così il presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza sugli esiti della seduta di ieri dell’organismo consiliare.
“Ci sono tutte le premesse – commenta l’onorevole Pacenza – perché in ambito sanitario venga rimosso il blocco delle assunzioni. Già il ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva manifestato la sua disponibilità allo sblocco del turn over per le Regioni sottoposte a Piano di rientro al termine della Conferenza Stato-Regioni del 16 gennaio scorso in cui si è discusso del Patto per la Salute. Proprio ieri il commissario ad acta Giuseppe Scopelliti ha annunciato durante il forum dell’Ansa che il disavanzo della Calabria è sotto la soglia di copertura e che, grazie allo sblocco del turnover, potranno lavorare nelle nostre strutture gli operatori e i medici precari, così come molti altri professionisti potranno far ritorno in Calabria per operare nei nostri ospedali.
È dal 2010 – commenta ancora l’onorevole Pacenza – che il personale andato in quiescenza nelle aziende sanitarie o ospedaliere calabresi non è stato più avvicendato. Il risultato è oggi una situazione insostenibile, con i vari reparti in estrema difficoltà. Tutto ciò sta mettendo a repentaglio l’erogazione completa dei servizi sanitari al cittadino da parte delle varie Aziende sanitarie e ospedaliera. A loro va dato un respiro dopo oltre tre anni di rigida applicazione delle misure di contenimento della spesa previste dal Piano di rientro. Si ritiene per tanto – conclude l’onorevole Pacenza – che le numerose situazioni evidenziate nel corso delle audizioni della Terza commissione possano trovare una qualche soluzione nello sblocco del turn over che, si spera, possa avvenire già nel corso di questa primavera. A tale proposito l’azione politica debba essere unanimamente finalizzata all’ottenimento di tale obbiettivo, senza perdersi in ulteriori e sterili polemiche".