Vibo, bilancio molto positivo delle attività della Guardia di finanza per il 2013
Evasione fiscale internazionale, economia sommersa, reati e frodi tributarie: questi i fenomeni al centro dell’attività nazionale della Guardia di Finanza nel 2013 per i gravi danni che producono al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali, alterando anche la concorrenza tra imprese.
La lotta all’evasione fiscale è stata condotta secondo l’approccio trasversale tipico della Guardia di Finanza, in grado di colpire in modo unitario tutti gli aspetti di illegalità connessi alle violazioni tributarie attraverso verifiche e controlli, indagini, analisi di rischio e controllo del territorio per far emergere anche i responsabili di altre forme di illeciti tributari.
Nell’anno appena concluso nella provincia di Vibo Valentia, in particolare: sono stati denunciati 37 responsabili di frodi e reati fiscali, che hanno commesso decine di violazioni per aver utilizzato o emesso fatture false, per essersi sottratti fraudolentemente al pagamento delle imposte, per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi o per aver distrutto/occultato la contabilità; sono stati scoperti 47 tra evasori totali e paratotali che hanno occultato redditi al fisco per quasi 54 milioni di euro (al netto dei costi riconosciuti); sono circa 115 milioni di euro gli elementi positivi di reddito rilevati; è di oltre 13,5 milioni di euro l’I.V.A. evasa.
In termini di concretezza per l’effettivo recupero dei tributi evasi sono state proposte misure cautelari amministrative per 3,4 milioni di euro ed avviate procedure di sequestro, nei confronti dei responsabili di reati tributari per 15,8 milioni di euro con riferimento a cui sono già stati eseguiti provvedimenti per 5,5 milioni euro, nella forma del sequestro per equivalente, risorse che verranno acquisite definitivamente al patrimonio dello Stato una volta conclusi i relativi procedimenti.
Le Fiamme Gialle vibonesi hanno, nel 2013, tra l’altro: individuato 63 lavoratori completamente “in nero” o “irregolari”, impiegati da 22 datori di lavoro; eseguito oltre 1.700 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, sia attraverso il sempre più frequente ricorso a piani coordinati di controllo calibrati sulle singole realtà territoriali che nell’ambito dei quotidiani servizi rivolti al contrasto delle varie forme di abusivismo ed illeciti in campo economico:
irregolarità nel 45,5% dei casi; perseguito i reati fallimentari con 10 interventi che hanno interessato, complessivamente, 48 soggetti di cui 15 tratti in arresto; effettuato 4 attività in materia di Frodi Comunitarie ed 81 in materia di Frodi al Bilancio Nazionale e/o Locale che hanno consentito di riscontrare 113 violazioni e di deferire all’A.G. 328 responsabili in relazione all’indebita percezione di risorse pubbliche quantificate in oltre 3,3 milioni di euro (oltre all’individuazione di quasi 800 mila euro di finanziamenti concessi, ma non ancora erogati); sequestrato un’estesa piantagione di canapa indiana (1.500 piante) realizzata da due soggetti deferiti all’A.G.;
compiuto 149 interventi in materia di codice penale e leggi di P.S., riscontrando 185 violazioni a carico di 262 soggetti tra i quali 24 sono stati tratti in arresto 193 deferiti a piede libero all’A.G. e 45 segnalati per violazioni non costituenti reato; operato il sequestro di 2 discariche abusive - rifiuti industriali per Kg. 25.000, nonché aree demaniali per 14.590 mq; effettuato 16 interventi in materia di accise ed, in particolare, nel comparto dei prodotti energetici sequestrato, tra l’altro, oltre 600 Kg. di oli minerali agevolati e circa 43.000 kg. di G.P.L.
L’impegno profuso dal Corpo nella provincia di Vibo Valentia nel 2013, a tutela della legalità,trova riscontro, altresì, nel deciso contrasto alla Criminalità Organizzata che ha consentito, nell’ambito della normativa antimafia, di effettuare sequestri per circa 81 milioni di euro nonché confische per quasi 6,4 milioni di euro, interessando 271 soggetti, di cui 197 persone fisiche e 74 persone giuridiche.
Fondamentali infine, non per importanza, i progetti, sull’Educazione alla Legalità Economica effettuati organizzando incontri presso le scuole che hanno coinvolto migliaia di studenti delle scuole primarie e secondarie ed orientati a: creare e diffondere il concetto di “sicurezza economica- finanziaria”; affermare il messaggio della “convenienza” della legalità economico-finanziaria; stimolare nei giovani una maggiore consapevolezza del delicato ruolo rivestito dal Corpo, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, di cui tutela il bene fondamentale delle libertà economiche.
Nel corso del 2014 proseguirà l’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole del mercato, contrastando in modo determinato l’evasione e l’elusione fiscale e puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.