TeatroMusica Morano Calabro: Uomini sull’orlo di una crisi di nervi
“Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” di Capone e Galli, è la scoppiettante commedia che sarà in scena domenica 16 febbraio all’auditorium comunale di Morano Calabro. Lo spettacolo della compagnia La Banda degli Onesti di Altamura, previsto per le 18,30, è inserito nel cartellone della XIII Stagione di TeatroMusica, ideata e organizzata da L’Allegra Ribalta.
Scritta nel 1993, “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” è diventata oramai un cult, al centro della storia ci sono quattro uomini repressi e frustrati, insoddisfatti dai loro rapporti coniugali, si ritrovano per la solita partita a poker. È il loro modo per distrarsi e divertirsi, almeno per una sera a settimana, ma le loro crisi con l’altro sesso si intromettono continuamente. L’unico modo che trovano, per dimenticare i loro problemi con le donne, è cercare rifugio in un’altra... donna! Chiamano così una escort per tentare di rianimare la serata.
Riuscirà la bella ragazza nell’ardua impresa? Di grande attualità, questa commedia in due atti mette a nudo tutti i luoghi comuni, i contrasti e le differenze tra uomo e donna, suscitando nel pubblico una immedesimazione che lo porta a specchiarsi con la scena e, quindi, a ridere continuamente di se stesso. Sulla scena dell’auditorium comunale ci saranno Silvano Picerno, Franco Laico, Leo Coviello, Giorgio Zuccaro, Manuela Coluccino, diretti da Silvano Picerno. Canzoni di Michael Bublè, Vasco Rossi, Otis Redding, Roberto Vecchioni, The Platters e Fred Buscaglione scandiranno lo svolgersi delle azioni sceniche.
La Banda degli Onesti di Altamura nasce dalla volontà di un gruppo di attori esperti, la cui volontà dei suoi componenti è quella di creare un proprio “genere” teatrale, chiamato “Teatro del Vero”, fatto di precisi connotati di recitazione e di scena, che esaltino la lingua e la cultura autoctona. Di natura prevalentemente brillante, le sue commedie sono e saranno momento di sano divertimento, non privo, però, di una profonda riflessione, a volte anche amara, sulla realtà quotidiana.
Fra le sue produzioni “Letto a tre piazze” (2006) tratto dall’omonimo film di Steno, “La casa chiusa” (2008), opera inedita di Silvano Picerno, “L’isola dei bavosi” (2009), liberamente ispirata a "L'isola di Neville" di Tim Firth, “Generi degeneri” (2010), liberamente ispirata a “Oscar” di Claude Magnier, e “Dottor Caos” (2012), liberamente ispirata a “È una caratteristica di famiglia” di Ray Cooney.