Rifiuti. Primi interventi, ma in Calabria è ancora emergenza
La Calabria resta in piena emergenza sul fronte dei rifiuti dopo la chiusura, dovuta a fattori tecnici, della discarica di Pianopoli (Cz), gestita dalla società Daneco, in cui conferisce il 70% del pattume prodotto nella regione. Attesa per i giorni scorsi, la riapertura è slittata ulteriormente, come comunicato dalla società che è titolare del sito, con il risultato che per le strade dei centri grandi e piccoli i cumuli di spazzatura. Le situazioni più pressanti si registrano nei capoluoghi. A Catanzaro, per fronteggiare l'emergenza ambientale, il sindaco, Sergio Abramo, ha disposto la ripresa della raccolta e lo sversamento temporaneo nella discarica di località Alli, ormai dismessa. Analogamente si è mossa la terna commissariale che regge le sorti del comune di Reggio, che ha disposto la riattivazione della discarica di Sambatello. Ma in assenza di impianti di trattamento e di un piano efficace di raccolta differenziata, solo la riapertura totale di Pianopoli potrà consentire il superamento della crisi.
Qualche segnale di ripresa incoraggiate si registra in altri centri significativi della regione. A Lamezia Terme, quarta città calabrese per numero di abitanti, l'Amministrazione comunale ha ricevuto l'autorizzazione regionale a scaricare, da oggi fino a lunedì 24 febbraio, 700 tonnellate di rifiuti nel centro di lavorazione della Daneco di San Pietro Lametino. "Si potrà così consentire nei prossimi giorni, ed entro domenica, scongiurando nuovi problemi che possono sempre verificarsi, - assicurano in Municipio - la pulizia completa della città di Lamezia comprese tutte le zone periferiche. L'emergenza di questi giorni è stata affrontata con grande impegno dal Comune e dalla Multiservizi, che, attivando tutte le procedure possibili, sono riusciti, a differenza di altre città calabresi, a ridurre al minimo i disagi per la comunità, con una sostanziale diminuzione dei rifiuti sulle strade e nei cassonetti grazie anche al supporto significativo della raccolta differenziata". “Già ieri le zone centrali della città - si fa rilevare - sono state quasi completamente ripulite ed entro domenica si continuerà con la raccolta dei rifiuti anche nelle altre zone periferiche".
A Rossano Calabro si è concluso nella tarda serata di ieri, con il parere favorevole del dipartimento di prevenzione ed igiene pubblica dell'Asp, l'iter autorizzativo che ha permesso al Sindaco di emettere il provvedimento amministrativo a tutela dell'igiene e della salute pubblica, attraverso il quale si da la possibilità di stoccare, "momentaneamente ed in via del tutto straordinaria", i rifiuti nell'Isola ecologia di contrada Pennino. "Non si poteva più continuare ad assistere, inermi - ha spiegato il sindaco Antoniotti - allo scempio ambientale che si stava perpetrando in città. Per questo, non avendo ormai da giorni alcun riscontro dagli uffici della Regione Calabria, che ha praticamente abdicato alla sua funzione di garantire servizi ai cittadini, dopo un costante confronto con la Prefettura, che dura ormai da più giorni, ho deciso, per i poteri conferitimi dalla legge, di emettere un'ordinanza di bonifica. Il rischio igienico-sanitario - continua il Sindaco - era elevatissimo e si era aggravato nelle ultime ore con l'incendio di diversi cassonetti dell'immondizia. Abbiamo dato priorità alla pulizia dell'area antistante all'ospedale civile e alle scuole, per poi procedere, ove possibile, alla raccolta della spazzatura nell'intero perimetro urbano. Certo, il provvedimento non è risolutivo e la Regione Calabria deve obbligatoriamente e prioritariamente dare delle risposte in tal senso. Giunga - conclude Antoniotti - al Prefetto Gianfranco Tomao, il mio sentito ringraziamento per la costante attenzione ed il supporto che sta garantendo alla nostra comunità in un momento così difficile". (Agi)