Emergenza rifiuti. Ispra: raccolta differenziata, Calabria penultima in Italia
Nonostante la continua e ormai strutturale emergenza rifiuti, la Calabria continua a registrare una netta propensione negativa in termini di efficienza della raccolta differenziata. A sancirlo, con tanto di dati e cifre è l’Ispra, l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha pubblicato i dati sulla produzione di rifiuti urbani e sulla differenziata in tutti i comuni italiani, relativi all’anno 2013.
Dati che evidenziano, ancora una volta, come la nostra regione stenti a condividere l’esigenza di una ottimizzazione del sistema di raccolta: stando alle rilevazioni dell’Istituto, si attesta infatti al penultimo posto (in termini percentuali) rispetto alle altre regioni italiane, con un dato del 14,75% di raccolta; prima della Sicilia (13,44%) e dopo il Molise (19,86%). In pratica la raccolta per abitante, in un anno, è di circa 62 chilogrammi per la differenziata a fronte dei 420 kg di rifiuti urbani.
Valori molto lontani, quasi irraggiungibili, se si confrontano con quelli delle regioni più virtuose della Penisola, come il Veneto che vanta un 64,65% di Rd, seguita dal Trentino Alto Adige (64,57) e dal Friuli Venezia Giulia (59,09).
Scendendo nel dettaglio delle rilevazioni Ispra, si scopre ancora che in Calabria la provincia che differenzia di più è quella di Cosenza col 20,38%, a seguire il catanzarese (15,99%), il vibonese (14,69%), il crotonese (9,76%) e, fanalino di coda, la provincia reggina con solo l’8,30%. Ancora più impietosi i dati relativi, invece, alla produzione di rifiuti solidi pro capite: in questo caso il primato passa a Crotone con 452,73 kg per abitante, in sequenza Catanzaro (440 kg), Cosenza (415,78 kg), Reggio Calabria (411,75 kg) e Vibo Valentia (393,78 kg).